24 Settembre 2023 - 3:28

Seguici sui social

Twitter Facebook-f Pinterest-p Instagram
Contattaci
  • Home
  • Blog
  • Cronache
  • Categorie
    • Inchieste
    • Inchieste fotografiche
    • Cultura
    • Video
    • Documenti
    • Le Vignette
  • Contatti
  • Home
  • Blog
  • Cronache
  • Categorie
    • Inchieste
    • Inchieste fotografiche
    • Cultura
    • Video
    • Documenti
    • Le Vignette
  • Contatti
  • Home
  • Blog
  • Cronache
  • Categorie
    • Inchieste
    • Inchieste fotografiche
    • Cultura
    • Video
    • Documenti
    • Le Vignette
  • Contatti
  • Home
  • Blog
  • Cronache
  • Categorie
    • Inchieste
    • Inchieste fotografiche
    • Cultura
    • Video
    • Documenti
    • Le Vignette
  • Contatti
Blog
Home Novità Siti inquinati e “compost illegale”…quando i conti non tornano.
Novità

Siti inquinati e “compost illegale”…quando i conti non tornano.

La Redazione 4 Aprile 2014
10

terra.brutta

L’ultimo episodio della soap opera infinita sui rifiuti nella regione riguarda la notizia, della scorsa settimana, che riportava come sull’intera Campania il territorio considerato inquinato e da bonificare fosse stimato solo intorno al 2%. I numeri sono sempre contestabili, se dimostrabile ÃĻ la loro errata valutazione, ma poi bisogna dare una spiegazione logica ad un eventuale confutazione.

Per fare ciÃē abbiamo bisogno di fare un passo indietro, quando le grandi inchieste di Santa Maria Capua Vetere si occupavano dei siti di compostaggio. Tali strutture si impegnavano a fare compost di qualità da vendere a società che a loro volta, vendevano ad agricoltori, aziende agricole e a chiunque fosse nel campo delle coltivazioni.

Il compost ÃĻ il prodotto della macerazione, naturale o indotta da microrganismi dell’umido, vale a dire, quello che noi impropriamente definiamo fertilizzante e che spandiamo sulle nostre coltivazioni. Fin qui niente di strano. L’anomalia la si riscontra nel momento in cui tale compost non ÃĻ piÃđ di qualità, ma risulta essere vero e proprio veleno altamente cancerogeno, perchÃĐ mischiato a sostanze pericolose.

Ed ÃĻ su questa “truffa tossica” che si concentrano da anni le forze dell’ordine e in particolare il NOE (nucleo operativo ecologico) dei Carabinieri. Una montagna di carte contenenti analisi, indagini, intercettazioni telefoniche che hanno fornito una pluralità di prove concordanti attestanti l’esistenza di organizzazioni criminali che confluivano in mezzo ai rifiuti, buona parte della produzione di fanghi derivanti dal ciclo di depurazione delle acque delle province campane, soprattutto Napoli, ma anche dei rifiuti liquidi delle navi approdate nello stesso porto di Napoli. Nella relazione dei NOE (nucleo operativo ecologico) di Caserta, allegata agli atti dell’inchiesta denominata “Madre terra III” si legge: “le organizzazioni criminali, senza alcuno scrupolo, utilizzano terreni agricoli e sponde di fiumi ubicati nelle regioni Campania e Puglia per smaltire illecitamente rifiuti speciali incamerati e mai trattati”.

Nella prima inchiesta denominata “Madre terra” si fa riferimento al sito di compostaggio salernitano che riceveva rifiuti costituiti dai “fanghi” generati dagli impianti di depurazione di Orta di Atella (CE) e Cuma (NA), rifiuti che, i laboratori ARPAC, a seguito dei prelievi dei NOE stessi, avevano classificato come rifiuti speciali pericolosi e quindi incompatibili con le attività di recupero di rifiuti avviate in regime semplificato e teso alla produzione di compost di qualità da impiegare nelle pratiche agricole.

Nonostante le analisi dicano il contrario, coloro che gestivano questi siti di compostaggio, hanno anche trovato il sistema per ottenere i certificati di qualità. Queste società hanno continuato per anni a perpetrare l’illegale traffico grazie alle firme di funzionari compiacenti dei vari settori legati all’ecologia, come ad esempio quello della Provincia di Salerno, che ha rilasciato il certificato dove si evince che il compost prodotto da tali ditte puÃē essere liberamente utilizzato in agricoltura.

Questo ha comportato la vendita di compost a ditte all’ingrosso, che fornivano fertilizzante alle imprese agricole che finiva spalmato su tutto il territorio con l’ovvia conseguenza di contaminare i terreni con materiali altamente nocivi.
Dunque, come ÃĻ possibile che il calcolo del 2% di suolo inquinato sia esatto?
Le inchieste sopra citate sono di dominio pubblico, ciÃē nonostante i tecnici hanno valutato in pochi ettari contaminati lo scempio che ÃĻ stato fatto sul nostro territorio.

Lady Oscar

Intimidazioni all'amministrazione da parte del clan Sparandeo?1 Aprile 2014
Il voto di scambio a Benevento e i ministri della "malavita"5 Aprile 2014

Articoli CorrelatiBest

BeneventoNovità

Aquino (M5S) sul turismo: “forse qualcuno non ha lavorato abbastanza…”

La Redazione 11 Maggio 2016
BeneventoCronacheNovità

L’obbligatorietà della mensa scolastica ÃĻ una scelta suicida

La Redazione 14 Luglio 2017
BeneventoCronacheNovità

Vi racconto una storia: contributo locazione legge 431/98

La Redazione 20 Aprile 2016
BeneventoCulturaNovitàSannio

Il Sannio sa remare, la Photogallery dell’evento

La Redazione 9 Dicembre 2015
BeneventoBlogNovità

Raccolta del vetro, ÃĻ ufficiale: via le campane dalle strade da gennaio 2020.

La Redazione 16 Novembre 2019
Novità

Conferenza di fine d’anno

La Redazione 21 Dicembre 2014
Articoli recenti
  • Salutiamo i reperti di piazza Cardinal di Pacca (piazza Santamaria)
    22 Giugno 2023
  • Mastella e i suoi manifesti
    15 Aprile 2023
  • Gigi e Ross direttori artistici del Benevento Social Film Festival ArTelesia
    11 Aprile 2023
  • Una breve storia del potere
    29 Marzo 2023
  • Coreografare i conflitti
    22 Marzo 2023
Tag
#rialzatibenevento alluvione amministrazione comunale amministrazione pepe amts artisti locali asia benevento clemente mastella comune di benevento consiglio comunale cosimo lepore datacenter degrado diritto elezioni comunali 2016 fallimento amts fausto pepe fca ferrari fiat fortore gesesa ikea immigrazione jazz Junius Lungo Sabato Don Emilio Matarazzo malies menzogne natale parcheggio porta rufina philip morris piÃđ europa poste italia problemi prostituzione proteste rione ferrovia riunione rubriche samsung sannio terminal Santa Colomba trotta mobility

Sannio Report, ÃĻ una testata giornalistica regolarmente registrata presso il Tribunale di Benevento con il numero 1600/2013.

Seguici sui social

Facebook Twitter Instagram

Links & Categorie

Benevento

Blog

Cronache

Cultura

Documenti

Inchieste

 

Inchieste fotografiche

Le Vignette

Novità

Rubriche

Sannio

Video

Copyright ÂĐ SannioReport | Powered by: SoftwareEngine S.r.l. – Tutti i diritti riservati. Vietata la riproduzione anche parziale.