Sannio Report

  • Home
  • Blog
  • Cronache
  • Categorie
    • Inchieste
    • Inchieste fotografiche
    • Cultura
    • Video
    • Documenti
    • Le Vignette
  • Contatti

Sannio Report

  • Home
  • Blog
  • Cronache
  • Categorie
    • Inchieste
    • Inchieste fotografiche
    • Cultura
    • Video
    • Documenti
    • Le Vignette
  • Contatti
  • Home
  • Blog
  • Cronache
  • Categorie
    • Inchieste
    • Inchieste fotografiche
    • Cultura
    • Video
    • Documenti
    • Le Vignette
  • Contatti

Sannio Report

Sannio Report

  • Home
  • Blog
  • Cronache
  • Categorie
    • Inchieste
    • Inchieste fotografiche
    • Cultura
    • Video
    • Documenti
    • Le Vignette
  • Contatti
Sannio
Home Archivia per categoria "Sannio"

Category: Sannio

BeneventoBlogSannio

Il Centro storico di Pietrelcina e la possibilità del rinnovamento

La questione della “conservazione” è un problema cruciale e ineludibile, allo stesso tempo è un tema difficile da pensare e argomentare, per l’immediata diffidenza che suscita. Eppure dovrebbe essere intuitivo che la conservazione è un aspetto non marginale in qualsiasi riflessione che riguarda il paesaggio, specialmente quello urbano, perché dalla capacità di comprendere ciò che va conservato si può immaginare un futuro di rinnovamento e trasformazione senza provocare distruzioni.

Ogni tessuto territoriale è un organismo complesso e delicato, non riducibile a semplice superficie disponibile a qualsiasi manomissione. “Conservare” nel suo significato originario, deriva da “cum-serbare”, preservare nella cura, trattenendolo dalla sparizione. Si protegge ciò che si ha a cuore, solo ciò che conta per una comunità, l’esatto contrario di una concezione museale.

L’elaborazione di un pensiero del paesaggio e del territorio come identità singolare dei luoghi non può evitare di interrogarsi sul valore della conservazione. Di fronte a territori e aree urbane scempiate dal disordine e dalla sciattezza delle nuove edificazioni, i centri storici dei piccoli paesi, sembrano resistere al degrado estetico che inevitabilmente apre la strada al decadimento civile. È un dibattito vecchio e già in epoche passate, in un’Italia tutta proiettata verso l’espansione economica, sono stati in molti a lanciare l’allarme contro l’alterazione del paesaggio che non può essere ridotto né a cartolina patinata intoccabile, né a uno spazio da spianare e alterare a piacimento per soddisfare l’economia e il mercato. Un equilibrio esiste e va trovato. A titolo di esempio, quando i Talebani hanno fatto saltare le colossali statue del Buddha di Bamiyan, tutti comprendemmo che dietro a quel gesto iconoclasta, c’era una volontà di annichilimento e umiliazione di una tradizione millenaria.

I piccoli borghi si trovano sempre stretti tra due tendenze: l’eccessiva trasformazione e l’altrettanto eccessiva conservazione. Tornando alle nostre terre, ai luoghi che abitiamo e influenzano la vita, il centro storico di Pietrelcina, il famoso Castello, si trova purtroppo in una condizione di sospensione e spopolamento. “Ncoppa Castiello”, espressione dialettale che descrive lo spirito di chi ancora ci abita, sembra relegata a un lontano passato, quando il rione abbarbicato sulla roccia, era abitato da un’umanità eterogenea. Salendo a piedi dopo avere superato Porta Madonnella, si cammina tra vicoli e le piccole corti in uno spazio che sembra fisso nel tempo.

La dura legge dell’economia, il mutamento degli stili di vita, un modello globalista scellerato che non premia la prossimità e considera gli antichi territori come un luogo folkloristico da animare solo in determinati periodi dell’anno, non aiutano a immaginare un futuro per il Rione Castello. Persino i turisti sono spesso smarriti con le loro domande: “ancora ci abita qualcuno?” oppure “voi vivete qui?” – è la classica reazione quando una porta si apre o quando ci vedono con una busta della spesa mentre rientriamo in casa.

I luoghi sono sempre dotati di una propria “individualità”, quella che il geografo Vidal de La Blanche chiamava la “personalità”, anche quando sembriamo non accorgercene perché troppo distratti dalla routine quotidiana. Sono certi caratteri identitari a dare forma e valore a un determinato quartiere.

Per quanto riguarda il centro storico di Pietrelcina sono opportune alcune azioni per migliorare la situazione. Prima di tutto, andrebbe creato un sistema per facilitare, nei limiti del possibile, l’accesso ai disabili. Nelle giornate di maggiore affollamento turistico, si dovrebbe predisporre l’ingresso dei viaggiatori in piccoli gruppi a numero chiuso per evitare lo sgradevole effetto “collo di bottiglia” quando gli abitanti del centro storico sono costretti a farsi largo tra la folla di turisti per raggiungere le proprie abitazioni. Questo consentirebbe ai viaggiatori di evitare lunghe code e di potere visitare il borgo e le stanze dove visse Padre Pio da giovane con più tranquillità. Noi abitanti, custodi del centro storico, abbiamo il dovere di preservare i luoghi e di averne cura, i turisti hanno il diritto una visita serena.

Più ambiziosa è l’idea di una trasformazione del centro storico con l’esperimento di installazione di strumenti e tecnologie “off grid” per produrre e soddisfare in autonomia i carichi energetici. In questo modo il Rione Castello potrebbe diventare un borgo autonomo e digitalizzato con la possibilità di trasformare case e stanze disabitate in spazi di lavoro e comunità.

Il centro storico di Pietrelcina potrebbe rinascere: servono pazienza per la ricerca dei fondi pubblici e idee creative per sottrarlo al declino.

Read More
La Redazione 4 Febbraio 2025 0
BeneventoBlogCulturaNovitàSannio

Social Film Festival Artelesia. Al lavoro per la prossima edizione

Francesco Tomasiello, l’ideatore  del Social Film Festival Artelesia, è da poco  rientrato dalla  Spagna (ospite al Film Festiva di Siviglia) ed è già a lavoro per organizzare la prossima edizione dell’evento sociale a Benevento.

Il festival, giunto al quindicesimo anno, si arricchisce della presenza di un  direttore creativo, che affiancherà il direttore artistico Antonio Di Fede e gli altri membri dell’Associazione Culturale Libero Teatro capeggiati dalla presidente Maria De Libero, organizzatori dell’evento.

Nei prossimi mesi verrà reso noto il nome del creative director che si occuperà, nel festival, degli aspetti relativi alla parte visiva, per rinnovare e rappresentare appieno l’identità del tema scelto dalla rassegna cinematografica del 2023. Il direttore creativo, inoltre, si occuperà di sviluppare eventi collaterali, strategie di marketing e campagne di rebranding, esplorando in tutte le sue forme il concetto di identità e diversità, inteso come integrazione ed inclusione, concetti chiave anche dell’Agenda 2030: best practice per lo sviluppo sostenibile.

Una piccola anticipazione sul Social Film Festival Artelesia n°15? Nasce il Premio Green Carpet, novità unica nel suo genere che renderà il festival sociale di Benevento il primo al mondo a poter vantare questa nuova sezione!

In questa rinnovata prospettiva, la quindicesima edizione del Social Film Festival ripercorrerà la storia dei successi raggiunti finora, puntando su una maggiore visibilità nazionale ed internazionale, grazie agli ospiti, alle tematiche e alle nuove strategia di comunicazione, puntando i riflettori su una rassegna cinematografica made in Sannio come una perla rara, da tutelare e sostenere con tutti i mezzi possibili.

Per conoscere le anticipazioni su tutte le novità e il programma della quindicesima edizione restate connessi sui profili social ufficiali del Social Film Festival Artelesia  #SFFA

Read More
La Redazione 21 Dicembre 2022 0
BeneventoCronacheLe VignetteNovitàSannioVideo

Brucia il Vesuvio: gli effetti sono arrivati nel nostro territorio

Stanno ancora bruciando migliaia di ettari di macchia mediterranea sul Vesuvio. Il fumo degli incendi da ieri è arrivato nel nostro territorio. Ecco il video.

Read More
La Redazione 12 Luglio 2017 0
CulturaNovitàSannio

Photogallery Presepe Vivente di Pietrelcina 2015

Ecco le immagini del Presepe vivente di Pietrelcina di quest’anno.

















Read More
La Redazione 30 Dicembre 2015 0
BeneventoCulturaNovitàSannio

Il Sannio sa remare, la Photogallery dell’evento

Lunedì 7 dicembre scorso, presso l’Area fiere di San Giorgio del Sannio si è tenuto l’evento “Il Sannio sa remare” organizzato da il pub “Il covo dei Briganti”, l’Associazione Culturale B.L.O.N.D., la testata giornalistica Sannio Report, con il patrocinio del Comune di San Giorgio del Sannio.

La serata ha visto esibirsi moltissimi artisti, nell’ordine: Vincenzo Saetta-Michele Penta-Ernesto Bolognini, Joe Petrosino e Marcello Colasurdo, Charlie Band, Renato Maffei, Briganti Sanniti, Angelo Sateriale, The little blues band, Tueff From USN, Capitan Food e Ivan e Cristiano di Made in Sud, che si sono esibiti gratuitamente per aiutare la raccolta fondi per i cittadini colpiti dall’alluvione dello scorso 15 ottobre.








Read More
La Redazione 9 Dicembre 2015 0
CulturaSannio

Montesarchio inArte

Lunedì 26 ottobre, la manifestazione “Montesarchio inArte…2015“, curata dal Consigliere delegato alla cultura di Montesarchio,Dott.ssa Alfonsina dello Iacovo, direzione artistica Giuseppe Branca/ Vincenzo Parente, ha ospitato, in collaborazione con l’Accademia Sannita, lo spettacolo “Il Golem…come venne al mondo“, direzione artistica Silvano Maria Fusco.

IMG-20151029-WA0016Gli organizzatori del “Montesarchio inArte” non si sono risparmiat isulla location, infatti per l’occasione è stata riaperta la chiesa dell’ex convento delle Clarisse.

Una struttura unica per la sua bellezza e la sua acustica eccezionale.

L ‘apertura della serata è toccata a Giuseppe Branca, giovane musicista sannita che con il suo flauto ha incantato la numerosissima platea, eseguendo in maniera impeccabile il “Carnevale di Venezia” di A.Genin.

Ad accompagnarlo c’era l’orchestra dell’Accademia Sannita, diretta dal M° Alessandro Calcagnile.

IMG-20151029-WA0015Lo stesso M° Calcagnile affiancato dalla pianista/compositrice, M°Rossella
Spinosa,sono stati i protagonisti della seconda parte della serata, presentato al pubblico la proiezione del film muto con musiche dal vivo, composte per l’occasione dal M°Spinosa, “Il Golem…come venne al mondo”.

I nostri complimenti vanno allo staff di “Montesarchio in arte…2015” e dell’Accademia Sannita, che hanno saputo regalarci uno spettacolo unico nel
suo genere.

Read More
La Redazione 31 Ottobre 2015 0
CronacheSannio

I dubbi di un cittadino sul cinema San Marco (altri debiti in arrivo)

“Egregi signori, dalla lettura e dai dati rilevabili dalla stampa locale sorgono spontanee le seguenti domande  a cui vi ostinate a non rispondere ,nonostante reiterate richieste:

1-Per quale motivo e con quali scopi ed interessi dei cittadini il Comune deliberò di prendere in affitto il cinema San Marco con una spesa, che ritengo esagerata per quell’epoca, a carico dei cittadini ignari di ciò che accadeva a loro spese?

2– Fu pattuito che solo il 10% degli incassi netti del gestore fosse corrisposto al Comune, che pagava il 100% del fitto con i soldi dei cittadini. Una vera pacchia per il gestore, salvo dimostrazione contraria.

Facendo un esempio più pratico, è come avere a disposizione un appartamento in uso gratuito, con facoltà di sub affitto e retrocedere al Comune, strano locatario con i soldi dei cittadini, solo il 10% del ricavato, senza rischio d’impresa, cioè, corrispondere zero se nulla si incassa e solo 100 se ad esempio si incassa 1000. Ma quale privato, al posto di codesto Comune, avrebbe mai sottoscritto un accordo tanto svantaggioso a spese dei cittadini? Chi controllava l’esattezza della retrocessione di quel già misero 10%? In che modo? Quanto ha effettivamente incassato il comune ogni anno a fronte dei canoni annui indicizzati corrisposti al proprietario a spese dei cittadini?

3 – Sarebbe interessante consultare il contratto di affitto ed il contratto di gestione. Non vi sembrano, già, a questo punto, due contratti palesemente a perdere per il comune e quindi per i cittadini? E veniamo al nocciolo con i numeretti:

4-Il cinema fu preso in fitto dal comune, nel 90, per la somma di L. 126.650.000 + iva, equivalenti a circa 78.500 € annui, circa 6.500 € mensili iniziali e circa 8.000€/mese e forse più, di oggi con l’indicizzazione dei fitti. C’era un parere di congruità di questo magnifico affare? Il fitto concordato, a spese dei cittadini inconsapevoli, non vi sembra esagerato? Vi siete resi conto che con questa brillante operazione amministrativa, i cittadini ci hanno rimesso oltre due milioni di euro di soli fitti, quando di norma è l’utilizzatore-gestore che paga il fitto al proprietario? Con quale criterio fu scelto il fortunato gestore? Ma volete spiegare compiutamente ai cittadini che cosa c’entra il comune e quindi i cittadini, in quest’assurda faccenda? Vi siete resi conto o non vi siete resi conto che, salvo dimostrazione contraria, il proprietario ha incassato gli affitti senza alcuna preoccupazione, tanto paga Pantalone, il gestore ha incassato i proventi degli spettacoli senza neppure corrispondere al comune quel già misero 10% e nessuno sembra averglielo tempestivamente contestato, salvo dimostrazione contraria ed i cittadini, oltre ad aver pagato il fitto al posto del gestore, hanno anche pagato il biglietto, senza alcuno sconto, per vedere qualche film? Cornuti e mazziati, avrebbe detto mio nonno! E vorrei tanto essermi sbagliato! Ma non ci posso credere, ditemi che non è vero.

5– Il cinema doveva essere utilizzato 100 giorni all’anno dal comune e 265 giorni dal fortunato gestore.” Come ha utilizzato il comune i suoi 100 giorni annui già pagati in anticipo? Con una struttura così a disposizione, Benevento non doveva essere una vera città dello spettacolo permanente?… E pensare che ne abbiamo 10 di sale e spazi aperti che producono solo costi da inattività anziché spettacoli ed entrate. che disastro!

6– solo dopo 9 anni, nel 99, il comune si accorge dell’ eccessiva onerosità. E nei nove anni trascorsi nessuno se n’è accorto? E dopo essersene accorti perché non è stato disdetto il contratto proprio per eccessiva onerosità? Ma come lo amministrate questo sfortunato comune?

7- da quanti anni non viene pagato il proprietario del cinema che rivendica già ora 600.000 € di arretrati? e per quale motivo? Come giustificate questo mancato pagamento i cui effetti nefasti ricadranno sui cittadini anziché sui responsabili? Ed a quanto ammontano, già ora, le spese delle vertenze legali a carico dei cittadini inconsapevoli di tutto ciò?

C’è o non c’è almeno uno di voi in grado di dare precise risposte a semplici e precise domande? Siamo i condomini del condominio Benevento e come tali abbiamo diritto di chieder conto ed ottenere risposte sull’uso del nostro pubblico denaro e voi al pari dell’amministratore di condominio avete l’ obbligo di rispondere con tempestività e precisione.

Insieme ai concittadini più tartassati d’Italia, o quasi, resto in attesa di precise risposte. Ed in mancanza, propongo loro di prender buona nota di tutti gli amministratori, dal 90 in poi, per escluderli categoricamente dalle loro preferenze alla prossima occasione, se ci sarà. Io lo farò.”enricodelauro@virgilio.it

Read More
La Redazione 12 Ottobre 2015 0
CronacheSannio

Il Sannio riparte dalla St.A.R.T. di Telese Terme

Premessa: se un laboratorio lo si apre al fine dello sviluppo di un territorio e per sua la crescita economica e sociale, presupposto base di una politica votata agli effettivi bisogni della collettività,  lo si ascolta e si partecipa, non importa da che “colore politico” esso venga sponsorizzato, affinché emerga la soluzione migliore; a maggior ragione  in tempi di crisi economica, ma soprattutto in tempi  di crisi di idee, di proposte, di progetti e appunto  di soluzioni.

 

Raccontare chi c’era all’avvio dei lavori sarebbe troppo facile, visto che e’ il PD a proporre l’iniziativa.

Si e’ notata invece l’assenza del Sindaco di Benevento Fausto Pepe, anche lui facente parte del suddetto schieramento politico, che evidentemente, andando controcorrente e non avendo più una visione chiara ed effettiva del territorio,  presume che nella nostra Provincia le cose vadano talmente bene da non sentire il bisogno di un dialogo con tutte le aziende/associazioni e quant’altro rappresenti le categorie.

Probabilmente il Sindaco valuta la crescita di una città o di una Provincia solo in base alle opere pubbliche appaltate (piacerebbe sapere quanto queste iniziative hanno prodotto in 14 anni in fatto di reddito per la cittadinanza), senza guardare il comparto  dell’economia territoriale, cioè senza valutare quali settori portano reddito reale  e quindi lavoro per le famiglie.

Perché è esattamente questo che la quattro giorni di Telese Terme cercherà di offrire: quattro tavoli dove gli addetti ai vari settori  faranno  proposte e individueranno le migliori  soluzioni da portare in Consiglio Regionale e al Governo centrale per poter accedere ai fondi europei.

Finalmente un sud che propone e non che rivendica. Un Sud non più assistenzialista, ma parte integrante e partecipativa di una Italia che al momento va a diverse velocità e purtroppo ci vede sempre più lenti. Un Sud che non e’ stato in grado di usare i fondi messi a disposizione dalla Comunità Europea.

Ci piace ricordare, come ha fatto il Sottosegretario alle infrastrutture e ai trasporti Umberto del Basso De Caro, presente all’inaugurazione e unico parlamentare sannita ancora in carica, che noi abbiamo perso 2 miliardi e 400 milioni di fondi per non aver trovato il sistema di investirli.

Per il quadriennio 2014/2020  ne sono previsti circa sette e il proposito di questo laboratorio sarebbe quello di non perdere anche questa occasione.

St.A.R.T. nasce da un’idea del Consigliere Regionale Erasmo Mortaruolo, per l’esattezza l’unico consigliere della nostra Provincia, con l’intento di far ripartite l’intero comparto economico a noi più vicino: agricoltura, turismo,green economy, start-up innovativo, tutte aree legate alle politiche di sviluppo economico e ai fondi europei.

 

Anna Maria Pedicini

Read More
La Redazione 19 Settembre 2015 0
CulturaSannio

TORRECUSO IN LUCE

“Là del Taburno a l’ultima pendice

Tra infranti torri appare un paesetto

Dai Longobardi eretto

Sopra un gruppo di sassi ameno ed erto

Ed al furor sempre de’ venti aperto …

… un borgo su l’altura levato, in vecchio stile,

col bruno suo maniero e ‘l roseo campanile

è Torrecuso”

Si è conclusa domenica 6 Settembre, l‘ edizione 2015 di VinEstate a Torrecuso, una cornice particolare come presentata nei versi di A. Mellusi , un piacevole allestimento fatto di richiami al mondo vinicolo sono stati la cornice anche alla tappa di Riverberi, rassegna musicale che durante il mese di Agosto si snoda tra i vari paesi della provincia beneventana, offrendo così la possibilità anche di rivalutare e scoprire borghi non per forza conosciuti ai più.

All’ interno della manifestazione anche “Torrecuso in Luce”, mostra fotografica a cura di Lucia Maio, Donato De Marco e Michele Fiorito.

Una location suggestiva, Palazzo Palma Cocchiaro, sapientemente scelta per portare il visitatore a visitare ed osservare i vari scorci del borgo, quegli angoli pittoreschi che il paese ancora conserva, insieme al Castello Marchesale  che accoglie i visitatori.

E sono gli scorci, vicoli, stradine, i soggetti portati in mostra dai tre artisti che in maniera differente hanno mostrato con i loro scatti, quegli angoli che non sempre l’ occhio inesperto riesce a cogliere.

E non a caso tutto è collegato anche al titolo scelto per la mostra “Torrecuso in luce”, quasi a dire uno sguardo diverso illumina il paese di sempre e questo nuovo sguardo è la prospettiva offerta dai tre artisti in mostra.

Lucia Maio ha interpretato le peculiarità architettoniche dei luoghi cogliendo a pieno l’essenza del Borgo Medioevale, dando risalto agli angoli pittoreschi del paese e agli edifici che si ergono dalle rocce; le fotografie di De Marco mostrano lo skyline di Torrecuso ricoperto da uno strato di neve, leggendo con uno sguardo insolito i luoghi più conosciuti e vissuti dai torrecusani ; Michele Fiorito ha preferito invece mettere in luce la facciata quattrocentesca della chiesa di San Liberatore e i vigneti che fanno da cornice al tipico paesaggio torrecusano.

Palazzo Palma Cocchiaro offre una location ideale per una mostra che si snoda tra le sue stanze in cui è possibile ammirare la carrellata di immagini che danno vita ad un percorso che inizia trasportando il visitatore in un angolo pittoresco del Borgo Medioevale, uno scorcio del paese dimenticato da tutti, sopraffatto dall’incuria del tempo, e riportato in vita dalla giovane Lucia Maio, architetto, che ha saputo catturare l’anima di quel luogo (non a caso questa immagine è stata scelta per diventare il luogo-logo della manifestazione Vinestate 2015).

Segue poi l’ esposizione degli scatti che ritraggono i paesaggi torrecusani, la chiesa di San Liberatore e le porte d’accesso al Borgo Medioevale e in un’ altra sala, invece, gli scatti realizzati all’interno della città fortificata.

Particolarità di questo appuntamento d’ arte è una sorprendente e piacevole installazione fatta di fotografie stampate su tela: una scelta coraggiosa e ben riuscita.

Sulle tele infatti è possibile ammirare la qualità delle immagini e della mano che le ha realizzate perché è difficile stabilire se esse siano frutto di una stampa o più semplicemente un prodotto pittorico.

E tra gli ambienti del palazzo anche la mostra pittorica di Luigi Zotti, curata da Isabella Pedicini

 

11349094_10207487445054343_597898718_n 11349098_10207487443854313_442690653_n 11992473_10207487445294349_1733524877_n 11998036_10207487445494354_1375941256_n 11998679_10207487444774336_433276360_n 11998739_10207487444134320_938708511_n

Read More
La Redazione 15 Settembre 2015 0
BeneventoCronacheSannio

La TELESE-CAIANELLO e gli autovelox

E’ di oggi la notizia del  IV autovelox installato sulla Telese-Caianello, stavolta all’altezza di Paupisi.

Le polemiche dopo il limite di velocità di 60km all’ora su tutta la tratta, tranne alcuni “punti” sporadici, ancora non si era placata e già una nuova tegola è caduta sugli automobilisti costretti a percorrere questa strada simile a una mulattiera. Se avessimo dovuto pagare noi il raddoppio della Telese-Caianello, con le multe derivanti dagli autovelox e con le revisioni di patenti che, in conseguenza degli eccessi di velocità e dei punti tolti  si effettueranno,avremmo voluto saperlo…prima.

Magari  avremmo organizzato  una colletta e mandato  soldi al ministero delle infrastrutture dove c’è il NOSTRO, nel senso territoriale, rappresentante istituzionale.

Infatti, come sottosegretario c’è l’onorevole Umberto Del Basso De Caro, che oltre al pronunciamento di rito in merito al raddoppio, nulla ha fatto in proposito per il tratto o per qualsiasi altra cosa a livello territoriale.

E dire che i debiti fuori bilancio sono stati approvati con il suo diktat (ultimatum) perché è preso dalla politica nazionale, talmente preso da non potersi occupare delle eventuali elezioni anticipate per il Comune. Ma talmente preso da non potersi occupare, ma neppure esprimere, su questo scempio che sul nostro territorio si sta verificando.

Quella strada è importante per i collegamenti con Roma e di là passano (passavano) molti camion e auto diretti nella capitale. Come molte auto dai paesi si dirigevano per quella strada verso Benevento. Ma con 4 autovelox e il limite di 60km  all’ora (10 km in più all’ora rispetto al centro cittadino) chi passerà più per questa strada?

L’isolamento del Sannio e di Benevento, cominciato anni fa, sta completando il suo iter: 50% di pullman in meno, 60% di treni in meno rispetto ad una decina di anni fa stanno portando al completo isolamento di un intero territorio.

Se questa non è una strategia politica a vantaggio dell’Irpinia non so cosa possa essere. Che il Sannio si debba unire all’Irpinia (con Avellino capoluogo di Provincia) è già stato deciso e non da oggi. Che si cerchi di isolare un intero territorio per “costringerlo” ad annettersi ad un altro che ha collegamenti migliori dei nostri è un dato ormai palese.

Che questa avvenga sotto silenzio però se lo possono scordare sia i politici che ci governano, sia quelli che sottotraccia decidono i destini di un intero popolo.

Stanno avendo vita facile perché dei vecchi “sanniti” che fecero tremare Roma è rimasto qualche segno solo nei libri di storia, ma, c’è sempre un ma, a tirare e tirare la corda si spezza e può darsi che i “sanniti” di una volta i trasformino in un’altra cosa….magari in “briganti”.

FELICE PRESTA

Read More
La Redazione 10 Agosto 2015 0
  • 1
  • 2
pagine
  • Benevento
  • Blog
  • Cronache
  • Cultura
  • Documenti
  • Inchieste
  • Inchieste fotografiche
  • Le Vignette
  • Novità
  • Rubriche
  • Sannio
  • Senza categoria
  • Video
Tag
#rialzatibenevento #SiAmoSannio abbandono alfredo verga alluvione amministrazione comunale amministrazione pepe amts artisti artisti locali atti vandalismo benevento briganti sanniti centro storico benevento comune di benevento cultura degrado dr jazz eventi fallimento amts fausto pepe galleria malies giustizia gospel il saloon il sannio sa remare Island Tales ivan & cristiano jazz Junius mad in sud malies mimmo cavallo musica musica jazz natale ponte san nicola presepe referendum 12 giugno rubriche sannio sannio report Simone Schiettino truffa vandali

Copyright © 2020 Virtus by WebGeniusLab. All Rights Reserved