Benevento, sempre isola felice?
La criminalità organizzata quanto incide nel nostro tessuto sociale? Secondo alcuni analisti e parte della magistratura, per Benevento non si puÃē parlare di strutture organizzate e particolarmente oppressive.
Giovandomenico Lepore, già capo della Procura della Repubblica di Napoli, lo scorso 5 dicembre, in un convegno organizzato per la presentazione del libro del giornalista del Mattino, Nico Pirozzi, ribadiva che la camorra a Benevento non era presente e se câera si trattava solo di un fenomeno di passaggio.
Le recenti inchieste giudiziarie fanno pensare al contrario a una lenta e costante infiltrazione. Nelle inchieste denominate âTabula Rasaâ 1 e 2, gli inquirenti hanno contestato a molti soggetti lâassociazione di tipo mafioso, tanto che i gravi indizi di colpevolezza hanno suggerito lâarresto. Con lâoperazione internazionale âNew Bridgeâcontro il narcotraffico, si ÃĻ accertata la presenza di una cellula della ndrangheta nella zona di Montefalcone Valfortore.
Saranno pure di passaggio e amanti delle colline sannite, ma sono molte le informative della Direzione Antimafia che confermano lo spostamento dei clan casertani e napoletani verso il Sannio come nuovo territorio da colonizzare.
Lâattenzione mediatica verso i Casalesi e le vicende della âterra dei fuochiâ hanno costretto molti sodalizi criminali a spostarsi in zone piÃđ tranquille.
Segnali di questa nuova calata di barbari saccheggiatori câerano già . Per anni abbiamo finto che il problema non ci riguardasse. Notizie sul traffico di rifiuti speciali ci sono dal 1994 e oggi finalmente il NIPAF, il nucleo di polizia ambientale della Guardia Forestale, sta indagando. Sappiamo che le zone di confine tra la provincia di Benevento e quella di Caserta sono diventate una specie di âterra di nessunoâ.
Omicidi, morti sospette, lavori e sbancamenti notturni fatti di notte in tutta fretta, terreni agricoli comprati a cifre esagerate. Cosâaltro vi serve? Davvero credete che a un transito temporaneo? Si vede che esiste una nuova categoria: la mafia âmordi e fuggiâ.
Felice Presta