Salutiamo i reperti di piazza Cardinal di Pacca (piazza Santamaria)
Come ho piÃđ volte scritto parlare di Cultura in questa città (dove per cultura si intende anche e soprattutto la valorizzazione del nostro patrimonio storico-archeologico) sta diventando ogni giorno sempre piÃđ difficile.
Per lâignavia di cittadini e amministrazioni, certamente, ma anche per il fatto che quei pochi âCHE FANNOâ non riescono a mettersi dâaccordo unitariamente per presentare progetti e quantâaltro in modo da costringere chi di dovere ad ascoltare.
Poi câÃĻ lâonda lunga del âmomentoâ come quella di piazza Cardinal di Pacca, cioÃĻ una micro sollevazione-indignazione popolare che porta la politica e la sovrintendenza a cambiare i Progetti (sbagliati) iniziali. Molto lo si deve allâopposizione al Comune di Benevento con i consiglieri come Moretti e Perifano che, carte alla mano, hanno costretto al cambio.
MartedÃŽ 27 giugno ci sarà una manifestazione a questo proposito, e precedentemente anche una raccolta di firme, che secondo il sottoscritto lasciano il tempo che trovano. Anche perchÃĐ la decisione già ÃĻ presa: si ricopre tutto.
PerchÃĐ? PerchÃĐ lâamministrazione non ha interesse a recuperare lâarea, la sovrintendenza si nasconde dietro ânon teniamo soldiâ e quindi rimane ciÃē che ÃĻ stato deciso.
Si farà un infopoint light, il prossimo anno torneranno le giostre e tutto finirà nel dimenticatoio.
Come dite? PerchÃĐ ne sono cosi sicuro? PerchÃĐ sono esperienze già vissute in precedenza, con i Sabariani, con Torre Biffa, con Cellarulo, i resti del mercato romano del Malies e cosi viaâĶ
La storia degli ultimi trentâanni ÃĻ costellata di episodi del genere e non si ÃĻ mai trovata la via per un recupero o per una valorizzazione adeguata di ciÃē che abbiamo, di ciÃē che sappiamo di avere e di ciÃē che troveremo spostando 10cm di asfalto.
Un discorso settoriale in questo senso, sulla spinta emozionale del momento, non serve a nulla tantomeno a ciÃē che câÃĻ sotto piazza Cardinal di Pacca. Lâho detto e lo ripeto: ÃĻ meglio che vengano risotterrati i reperti trovati perchÃĐ altre soluzioni economiche non ce ne sono.
Una sola ipotesi ÃĻ possibile nel caso si voglia realmente attuare un progetto di valorizzazione dei reperti sulla piazza. Creare una struttura fissa che protegga dalle intemperie e non lastre di plastica che, dopo un paio di anni complice lâumidità della città , non faccia piÃđ vedere ciÃē che si cela li sotto.
Dal discorso sembro sfiduciato? Certamente, e state parlando con chi ha messo in piedi lâoperazione Santi Quaranta, ripulito e fatto diventare di proprietà comunale il campanile di Santa Sofia e ripulito i resti dellâanfiteatro gratuitamente (adesso daranno a una ditta 25 mila euro circa per fare la stessa cosa).
Ci vuole programmazione economica, una visione di città che da 40 anni non câÃĻ mai stata, ci vuole impegno, fatica e sudore.
Ma ÃĻ meglio tagliare nastri e accedere al successivo buffet piuttosto che fare una cosa del genere. Ci si stanca di meno.
Felice Presta