
TORRECUSO IN LUCE
âLÃ del Taburno a lâultima pendice
Tra infranti torri appare un paesetto
Dai Longobardi eretto
Sopra un gruppo di sassi ameno ed erto
Ed al furor sempre deâ venti aperto …
âĶ un borgo su lâaltura levato, in vecchio stile,
col bruno suo maniero e âl roseo campanile
ÃĻ Torrecusoâ
Si ÃĻ conclusa domenica 6 Settembre, lâ edizione 2015 di VinEstate a Torrecuso, una cornice particolare come presentata nei versi di A. Mellusi , un piacevole allestimento fatto di richiami al mondo vinicolo sono stati la cornice anche alla tappa di Riverberi, rassegna musicale che durante il mese di Agosto si snoda tra i vari paesi della provincia beneventana, offrendo cosÃŽ la possibilità anche di rivalutare e scoprire borghi non per forza conosciuti ai piÃđ.
Allâ interno della manifestazione anche âTorrecuso in Luceâ, mostra fotografica a cura di Lucia Maio, Donato De Marco e Michele Fiorito.
Una location suggestiva, Palazzo Palma Cocchiaro, sapientemente scelta per portare il visitatore a visitare ed osservare i vari scorci del borgo, quegli angoli pittoreschi che il paese ancora conserva, insieme al Castello Marchesale che accoglie i visitatori.
E sono gli scorci, vicoli, stradine, i soggetti portati in mostra dai tre artisti che in maniera differente hanno mostrato con i loro scatti, quegli angoli che non sempre lâ occhio inesperto riesce a cogliere.
E non a caso tutto ÃĻ collegato anche al titolo scelto per la mostra âTorrecuso in luceâ, quasi a dire uno sguardo diverso illumina il paese di sempre e questo nuovo sguardo ÃĻ la prospettiva offerta dai tre artisti in mostra.
Lucia Maio ha interpretato le peculiarità architettoniche dei luoghi cogliendo a pieno lâessenza del Borgo Medioevale, dando risalto agli angoli pittoreschi del paese e agli edifici che si ergono dalle rocce; le fotografie di De Marco mostrano lo skyline di Torrecuso ricoperto da uno strato di neve, leggendo con uno sguardo insolito i luoghi piÃđ conosciuti e vissuti dai torrecusani ; Michele Fiorito ha preferito invece mettere in luce la facciata quattrocentesca della chiesa di San Liberatore e i vigneti che fanno da cornice al tipico paesaggio torrecusano.
Palazzo Palma Cocchiaro offre una location ideale per una mostra che si snoda tra le sue stanze in cui ÃĻ possibile ammirare la carrellata di immagini che danno vita ad un percorso che inizia trasportando il visitatore in un angolo pittoresco del Borgo Medioevale, uno scorcio del paese dimenticato da tutti, sopraffatto dallâincuria del tempo, e riportato in vita dalla giovane Lucia Maio, architetto, che ha saputo catturare lâanima di quel luogo (non a caso questa immagine ÃĻ stata scelta per diventare il luogo-logo della manifestazione Vinestate 2015).
Segue poi lâ esposizione degli scatti che ritraggono i paesaggi torrecusani, la chiesa di San Liberatore e le porte dâaccesso al Borgo Medioevale e in unâ altra sala, invece, gli scatti realizzati allâinterno della città fortificata.
Particolarità di questo appuntamento dâ arte ÃĻ una sorprendente e piacevole installazione fatta di fotografie stampate su tela: una scelta coraggiosa e ben riuscita.
Sulle tele infatti ÃĻ possibile ammirare la qualità delle immagini e della mano che le ha realizzate perchÃĐ ÃĻ difficile stabilire se esse siano frutto di una stampa o piÃđ semplicemente un prodotto pittorico.
E tra gli ambienti del palazzo anche la mostra pittorica di Luigi Zotti, curata da Isabella Pedicini