Hortus Conclusus ripulito (ad agosto) dai volontari: o no?
E siâĶ Â mi diverto a scrivere, se avessi piÃđ tempo probabilmente lo farei ogni giorno, tutto il giorno.
Ma le tante cose ed i tanti progetti mi impediscono di farlo.
PerÃē, avendo unâottima memoria, ricordo tutto e con calma certosina prima o poiâĶscrivo.
Prendiamo ad esempio lâHortus Conclusus e lâintervento realizzato la scorsa estate da âCampusâ  per la ripulitura di uno spazio adiacente ad esso, chiuso ed abbandonato da anni.
Bellissima operazione, Â che ha coinvolto volontari, giovani, anziani e migranti, fatta durante lâestate.
Non câero e quindi non ho potuto partecipare, altrimenti anche io avrei dato il mio contributo.
Tutto bellissimo dunque?
Eh no, se scrivo vorrà dire che câÃĻ qualche cosa che non vaâĶ
Nei giorni scorsi, mi sono recato  allâHortus per ammirare il lavoro di ripulitura fatto dai volontari e, con grande sorpresa, ho notato che il cancello che divide lâHortus stesso da questo spazio era chiuso.
Come mai? Se avevano ripulito era per poterlo eventualmente sfruttare tenendolo apertoâĶ O no?
Evidentemente no, visto che questo spazio, comunale, ÃĻ stato dato in gestione allâUniversità del Sannio ed ÃĻ quindi gestibile unicamente dallâEnte.
Comprese quindi le chiavi e la relativa apertura.
Ma lâUniversità non ÃĻ un soggetto, giuridicamente, privato? Certo che si.
Ma allora i volontari sono andati a ripulire uno spazio dato in gestione ad un privato? Certo che si.
CioÃĻ, fatemi capire: ÃĻ come se io avessi radunato i volontari per unâoperazione di ripulitura del giardino di mia zia o di mia madre?
Ma i volontari che vi hanno partecipato sapevano questo? Ma lâUniversità che ha ovviamente fornito le chiavi a qualcuno per accedervi , non poteva poi dare questo spazio in gestione ad esempio a âRete Campusâ?
PerchÃĐ questo spazio ÃĻ ancora chiuso nonostante lâopera dei volontari?
Possibile che in questa città io sia lâunico a porsi domande, di cui già so le risposte, e non se le pongano, ad esempio, gli stessi volontari che vi hanno partecipato?
Quando dico che questa ÃĻ una città strana, dove nulla ÃĻ ciÃē che sembra, io, pur sorridendo, non scherzo.
E come dico sempre  a tutti, iniziate a farvele anche voi le domande e contestualmente a cercare le risposteâĶ vedrete che tutto vi apparirà piÃđ chiaro, âOltre le porte della percezioneâ: âSe le porte della percezione venissero pulite e purificate (e i beneventani ne avrebbero un grande bisogno n.d.r.) tutto apparirebbe all’uomo come ÃĻ, infinitoâ. W.Blake