La galleria degli errori e degli orrori
Con il fallimento dell’AMTS, decretato ieri dal Tribunale di Benevento, si chiude un intero ciclo, durato 10 anni, in cui errori e orrori si sommano in egual misura per rendere, agli occhi di tutti i cittadini, ciÃē che realmente ÃĻ diventata Benevento: una città morente.
Dire tutto, e il contrario di tutto, dimenticandosene ÃĻ stata una costante di questi dieci anni da parte delle due Giunte pepiane. Quando ÃĻ iniziato l’iter per l’ipotesi di fallimento della società di trasporti urbani il sindaco e la giunta hanno dimostrato e dichiarato diverse cose, che nella realtà dei fatti sono state smentite. Onestamente le colpe di tutto ciÃē vanno attribuite anche ai governi cittadini precedenti, anche loro non scevri da errori e orrori, ma la situazione AMTS ÃĻ stata gestita male fin dal principio. In tutto questo il presidente dell’Amts, Mirko Francesca, ÃĻ sembrato ai piÃđ, soprattutto a me, una vittima sacrificale consapevole di quello a cui sarebbe andato incontro. Anche perchÃĐ, diciamolo chiaramente, sarà ricordato, insieme al consiglio di amministrazione della partecipata del Comune, come colui che presiedeva quando questa ÃĻ stata dichiarata fallita. Un errore macroscopico da parte del presidente che ha accettato un incarico che fin dall’inizio pareva impossibile: risanare un’azienda che per tanti anni era stata fucina di voti con assunzioni e quant’altro. Questo l’errore da parte del presidente Francesca. Ma la politica?
La minoranza, volutamente la chiamo cosi e chi mi segue sa il perchÃĐ, dove stava?
Il parcheggio di Porta Rufina, con le conseguenze del caso, non l’avevano fatta costruire, quand’erano al governo di questa città , alcuni di loro? E visto che ci troviamo ricordiamo qui alcune vicissitudini: concorsi annullati per irregolarità , piani di rientro lautamente pagati (ridurre le corse e aumentare il costo dei biglietti, ammazza ci sono voluti degli esperti per dire questo), cambi di casacca dall’AMTS all’ASia con determina quanto meno sospetta. E allora di cosa vogliamo parlare del fallimento o degli errori commessi, e degli orrori? E neanche i sindacati sono immuni a critiche riguardo alla situazione. Non hanno fatto gli interessi dei lavoratori, ma il piÃđ delle volte hanno coperto le spalle all’amministrazione e alle loro scelte, che si sono rivelate scellerate. Tutti colpevoli, nessun colpevole dunque? Eh no….la politica, quella seria, deve dare risposte concrete alla città innanzi tutto, ai lavoratori e alle loro famiglie. Spiegando il perchÃĐ i sacrifici di questi 2 anni imposti agli stessi lavoratori non hanno poi portato i benefici dovuti.
E gli esperti che avevano assicurato che tutto sarebbe andato per il meglio, tra l’altro lautamente pagati? Adesso si farà ricorso contro la sentenza di fallimento. Il sindaco e il suo vice ieri hanno dichiarato di essere fiduciosi, io ascoltando le loro parole un po’ meno. Per tre mesi saranno assicurati gli stipendi e la continuità del servizio. E poi? Poi solo Dio sa cosa succede. Tra l’altro, un ultima cosa, i soggetti responsabili politicamente di questa situazione sono impegnati già da tempo per la campagna elettorale. Chi ce lo dice che queste per loro sono bazzecole, visto il loro interessamento ad essere eletti o rieletti?
Felice Presta