
Acqua potabile o non potabile? I responsabili? Siamo noi!
Lâemergenza idrica dovuta alla contaminazione dei pozzi di campo Mazzone ÃĻ solo lâultimo dei problemi che le amministrazioni che si sono succedute in questi anni non hanno voluto affrontare.
Quali ad esempio? Beh ce ne sono una marea, dalle scuole (inagibili, parzialmente agibili o da fare interventi di mantenimento), agli edifici pubblici (incompleti o da completare) come il mamozzio, il Malies, la ex scuola Moscati, solo per citarne qualcuna.
Ma prima le fontane, e poi lââilluminiamociâ di immenso di questa e delle passate amministrazioni ha portato a un disastro di città .
Una città dove si sopravvive, non si vive, sempre con uno stato di emergenza perenne -non mi dimentico ad esempio dellâalluvione del 2015 e di ciÃē CHE NON SI Eâ FATTO PER EVITARE CHE ACCADA DI NUOVO– sempre in attesa di qualcosa o di qualcuno che abbia un lampo di genio (o un poâ di coscienza) e si decida ad affrontare i problemi di una città alcuni dei quali facilmente risolvibili se solo si avesse un poâ di buona volontà .
Ma si lascia scorrere tutto, il tempo, le emergenze, i problemi, tanto domani ÃĻ un altro giorno e viviamo questo per poi indignarci se accade che si tocchi un bene primario come lâACQUA. E fa niente se adesso ÃĻ uscita la nuova ordinanza sindacale che dice che lâacqua ÃĻ potabile.
Il NON FARE NULLA ÃĻ imperante in questa città , ÃĻ la colpa non ÃĻ solo dei politici o della politica, ma principalmente nostra: di tutti i cittadini che non fanno nulla per cambiare le cose e far fare a questa città unâinversione di marcia.
Siamo destinati a scomparire come Provincia, e ci indigneremo quando Benevento diventerà Provincia di Avellino, ma lo faremo un giorno, forse dueâĶtanto che ci importa. Domani ÃĻ un altro giorno.
Felice Presta