Malies e lo scandalo senza fine
Câera una volta il mercato ortofrutticolo e di tante altre attività collaterali, di piazza Commestibili. Un luogo di ritrovo della città dove i beneventani si recavano, almeno un paio di volte a settimana, per fare la spesa.
Un luogo confusionario, ricco di voci e di odori: indubbiamente  vivo.
Con una scelta, che ai piÃđ parve stranissima, il governo di centrodestra di allora, guidato da Pasquale Viespoli, decise di farne un centro commerciale.
Una lunga e travagliata gestione di un lavoro, in unâarteria, che una volta era il cuore pulsante della città , complessa per svariati motivi, non ultimo, il ritrovamento durante gli scavi di un sito archeologico.
CiÃē comportÃē un primo rallentamento dei lavori nellâattesa della valutazione da parte della soprintendenza e il sito recintato rimase per lunghi anni un cantiere abbandonato in attesa di uno sblocco, naturalmente tra il malcontento dei commercianti della zona.
Poi i lavori ripresero. Passarono gli anni e lâ8 dicembre del 2007, in pompa magna, fu inaugurato il centro commerciale Malies dal sindaco di allora, che poi ÃĻ lo stesso di oggi: Fausto Pepe.
Allâinizio quasi tutti i locali erano occupati: câera la libreria, il ristorante, il parco giochi dei bambini, il pub e negozi vari. Questo accadeva nel 2007.
Poi si cominciÃē a notare un cambiamento: uno dopo lâaltro i negozi cominciarono a chiudere e al loro posto non veniva riaperto nulla. Una prima valutazione, indubbiamente poco attenta, fecero pensare che quelle chiusure fossero da addebitare al famoso parcheggio che non câera (altro scandalo tutto beneventano: il parcheggio di porta Rufina) e quindi alla difficoltà di accedere alla zona commerciale. Poi il parcheggio fu aperto, ma le cose non cambiarono, anzi, peggiorarono drasticamente.
Dapprima i commercianti, quei pochi rimasti, lamentarono una illuminazione, che, a tratti e per lunghi giorni, non funzionava, poi lamentarono un problema nella fornitura dellâacqua che anche in questo caso, per lunghi periodi veniva a mancare. Ma nessuna presa di posizione fu fatta dallâamministrazione.
Con la chiusura della libreria e della parafarmacia al piano sottostante, avvenuta poco piÃđ di un anno fa, metà della struttura fu abbandonata ed iniziÃē il declino e la vandalizzazione.  Al piano superiore lo stesso andazzo, in breve tempo hanno chiuso tutti tranne il negozio per bambini. E con lâabbandono delle struttura ecco il via libera allâimmondizia, ai vetri rotti, allo spaccio di droga e alla prostituzione in una zona che, ricordiamolo sempre, una volta era il cuore economico della città .
Tra lâaltro, e qui apriamo una breve parentesi storica, il nome Malies fu scelto perchÃĐ su una moneta beneventana del IV secolo câera appunto questa scritta.
E arriviamo a oggi. Nonostante i tanti proclami la struttura continua ad essere abbandonata e preda di vandali che, soprattutto di notte, fanno quello che vogliono indisturbati, arrivando persino ad oltraggiare quegli scavi archeologici che, nel pensare  dei nostri amministratori passati e presenti, dovevano essere il vanto e lâorgoglio del centro. Questa fin qui la breve storia del Malies.
Ma, câÃĻ sempre un ma.
Oggi leggendo le carte della CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO DI CASERTA abbiamo avuto modo di apprendere due notizie che sicuramente susciteranno curiosità , incredulità  e forse le ire di alcuni nella nostra “dormiente-cieca-sorda” città : la prima ÃĻ che âla società Malies ÃĻ inattivaâ, nel senso che non fa nulla di tutto ciÃē che ÃĻ scritto dentro la camerale in nostro possesso ivi compresa la gestione del centro commerciale che porta il suo nome.
Dalle notizie in nostro possesso nel periodo successivo allâaprile 2014, data di acquisizione dei documenti, si presume che unâaltra società sia subentrata nel controllo di tutto il centro commerciale Malies.
Ma visto la difficoltà nel reperire informazioni a tal proposito confidiamo nei chiarimenti che ci vorrà dare lâamministrazione comunale.
La seconda notizia, ancora piÃđ clamorosa riportata alle pagine 3 e 4 (di 11) delle informazioni societarie del Malies s.r.l., recita cosi: âAd oggi tutte le attività relative alla gestione del centro commerciale sono sospese in attesa che in Comune di Benevento rilasci il certificato di collaudo. Non si sono verificati fatti che abbiano modificato in modo significativo lâandamento gestionale ed a causa dei quali si sia dovuto ricorrere alle deroghe di cui allâart.2423, comma 4, codice civile.”
Cosa vuol dire tutto questo?  Non câÃĻ mai stato il collaudo? In 7 anni il comune non ha mai provveduto a sanare una posizione per una struttura come questa?
Ma le stranezze non finiscono qui: sulle Immobilizzazioni immateriali (pagina 4 di 11) afferiscono a lavori straordinari effettuati su un immobile di proprietà del Comune di Benevento (Piazza dei Commestibili).
Sono stati altresÃŽ capitalizzati gli oneri finanziari relativi al mutuo ed al finanziamento ottenuti per la ristrutturazione del bene, nonchÃĐ le spese di manutenzione e riparazione su beni di terzi e quelle sostenute per le consulenze tecniche necessarie. Non si ÃĻ proceduto ad imputare a conto economico le quote di ammortamento in quanto non ÃĻ stata ancora rilasciata la âcertificazione di collaudoâ da parte del comune su menzionato.
Nel senso che ÃĻ il Comune a pagare tutte le spese per una struttura non gestita da lei? E la, virtuale, ripulitura fatta qualche mese fa chi lâha pagata? Il Comune? La nuova società che presumibilmente ÃĻ subentrata?
Domande, sempre domandeâĶ..in una città piccola come la nostra dove le risposte, se ci sono, sono sempre troppo poche.
(nelle foto il giorno dell’inaugurazione e parte dei documenti della Camera di Commercio di Caserta attestante la veridicità delle nostre affermazioni)
Felice Presta