Benevento regina del sud in merito ai Comuni ricicloni.
E’ un dato di fatto.
Di questo dato se ne fanno un vanto ogni giorno sia il Sindaco Fausto Pepe, con tutta la sua ormai derelitta Giunta, e sia il Presidente dell’Asia il dottor Lucio Lonardo.
Dal 2007 a oggi non passa giorno che non snocciolino questi dati portati come trofeo di un lavoro svolto, secondo loro, benissimo. Ma chi ha portato Benevento a questi dati?
Loro o i cittadini che ogni santo giorno, tutti i giorni, dedicano parte del loro tempo a differenziare l’immondizia che poi la municipalizzata ritirerà!
E allora invece di prendervi meriti che non sono i vostri, bensì dei cittadini rispettosi dell’ambiente e della teoria, che molti considerano sorpassata del riciclaggio, pensate invece a quello che in questo campo non va.
E le cose sono molte.
Innanzitutto i dati sono palesemente falsati perché prendono in considerazione solo coloro che la tassa, Tasi, tari o come si chiama, la pagano.
E in città, dichiarazione dello stesso Presidente dell’Asia, sono almeno 5000 le unità abitative che non pagano. Calcolando 4 persone per nucleo familiare significa che un terzo della popolazione cittadina non paga, non gli si raccoglie, e non si sa dove va a sversare l’immondizia.
Un’idea me la sono fatta girando per la città e vedendola sporca. La buttano dove gli pare. Nei luoghi abbandonati (ingombranti e altro), depositandoli vicino ai cassonetti condominiali esistenti (ma non dovevano rimanere dentro ai condomini ed essere cacciati fuori solo in orari prestabiliti?), buttandoli dal finestrino dell’auto in corsa, o semplicemente abbandonandoli agli angoli delle strade.
Per questo la città è sporca!
E tutta questa immondizia della gente che non paga dove va a finire? Nell’indifferenziata probabilmente e non viene conteggiata perché inserita nella voce “spazzamento strade”.
E naturalmente i costi delle 5000 famiglie, o unità abitative, ricadono su di noi.
Un dato, quindi, molto lontano da quel 65% tanto vantato dalla nostra amministrazione.
Ma parliamo dei costi. I costi nel corso degli anni sono aumentati in maniera esponenziale e quello che sembrava essere un risparmio si sta rivelando un vero salasso per le tasche dei cittadini.
Vero, come dice sempre il presidente Lonardo, che non abbiamo un sito di compostaggio per l’umido (pare che proprio ieri siano andati alla Regione a chiederne i fondi ) e ciò aumenta i costi del trasporto e smaltimento in altri siti, verissimo che non abbiamo impianti sul posto che possano riciclare il materiale raccolto….
Ma gli aumenti, ormai annuali, del servizio non giustificano i risultati ottenuti nel corso degli anni.
Insomma da qualsiasi parte si guardi quello che viene celebrato come un successo dell’amministrazione Pepe è in realtà un fallimento.
L’evasione non viene combattuta, le riscossioni coatte non hanno successo, le persone “perbene” si stanno stancando di avere 10 secchi sparsi per casa e molto spesso si butta tutto nell’indifferenziata.
Fino a quando questa situazione potrà andare avanti prima che degeneri? Presumo ancora per poco, probabilmente fino alle prossime bollette che vedranno un aumento della tassa del 15% già deciso nei mesi passati.
Questa è la situazione reale, tutto il resto, come sempre, è solo fumo negli occhi (sperando che non sia immondizia che bruci).
Felice Presta