
PARCO ARCHEOLOGICO DI CELLARULO. Ipotesi di truffa ai danni del Comune, confermato il sequestro preventivo per quasi 400mila euro nei confronti del sindaco Fausto Pepe.

Cosa hanno deciso, a Roma, i giudici del âPalazzaccioâ? Molto semplicemente, hanno confermato il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca per equivalente, di 394mila 820 euro nei confronti di Fausto Pepe, destinatario di questa misura, disposta dal Gip e confermata dal Tribunale, in qualità di âindagato come sindaco del Comune di Beneventoâ. A portare la questione in Cassazione, ovviamente, i legali di Fausto, che negano la âsussistenza del fumus delictiâ relativamente alla contestazione della âtruffaâ.
In particolare, i legali del primo cittadino di Benevento evidenziano che âlâaccusa aveva trovato origine nelle dichiarazioni del coindagato Scocca (che nella vicenda era direttore dei lavori oggetto di appalto per il âParco archeologico e del verdeâ di Cellarulo), rilevando che Scocca aveva riferito di una riunione avvenuta con il sindaco e con Mario Siciliano (per la Gesico, appaltatrice dei lavori) e con il geometra Boschiglioâ e che sempre Scocca, proprio in quella riunione, âaveva affermato che non erano avvenuti i lavori relativi allâottavo ed al nono stato di avanzamento, e che tuttavia il sindaco aveva affermato che avrebbe dovuto autorizzare i relativi pagamentiâ.
Quadro accusatorio chiaro? Non per i legali di Fausto Pepe, i quali sostengono che le âdichiarazioniâ di Scocca âfossero frutto di erronea percezione delle disposizioniâ date da Fausto Pepe. Ma le obiezioni proposte dai legali del primo cittadino di Benevento non sono state ritenute fondate dai giudici della Cassazione, i quali, in sostanza, hanno confermato il provvedimento emesso dal Gip e condiviso anche dal Tribunale: resta immutato, quindi, il sequestro per quasi 400mila euro nei confronti di Fausto Pepe.
Per i giudici, difatti, âdal testo del provvedimentoâ â che stabilisce il âsequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalenteâ â si âdesume la valutazione resa in merito allâaccertamento del âfumus delictiâ e del cosiddetto âpericulum in moraâ.
Mick Regis