Politica o associazione a delinquere (finalizzato al voto di scambio) ?
Commentare unâindagine in corso su un magistrato ed un consigliere comunale ,in questa nostra città âtranquillaâ, ÃĻ come discutere di uno scippo mentre câÃĻ una rapina a mano armata in corso.
Il caso sta facendo scalpore, com’ÃĻ logico che sia, perchÃĐ da un lato câÃĻ la politica, e dall’altro la magistratura.
Con un magistrato che, addirittura, avrebbe voluto concorrere alla poltrona di Procuratore Capo del tribunale cittadino: Giacomo Iannella.
Per quel che riguarda il neo-consigliere Giovanni Russo, esponente di Forza Italia, si potrebbe invece (nel caso gli vengano riconosciuti gli addebiti) citare una frase attualmente in voga in politica: cosi fan tutti!
Anche perchÃĐ, in tutti questi discorsi su intercettazioni e quant’altro, qualcuno si ÃĻ dimenticato di sottolineare lâaltro filone di indagine riguardante il Russo: quello di associazione a delinquere finalizzata  al voto di scambio.
Quindi ,piÃđ che i rapporti personali tra il magistrato e il consigliere comunale, colpisce il termine: associazione a delinquere.
Questo fa supporre che nell’altro filone di indagine siano âassociatiâ altri esponenti politici, altri consiglieri comunali o assessori passati e presenti.
Una cosa gravissima!
Ancora piÃđ grave di quel che si puÃē pensare se molti consideravano il âmale assolutoâ la vecchia giunta pepiana.
Ecco, il punto ÃĻ questo: a distanza di due mesi o poco piÃđ, unâindagine del genere deve chiarire tutto e subito ciÃē che si intende per associazione a delinquere finalizzata al voto di scambio(Art.416 del codice penale, che si differenzia dal 416 bis associazione a delinquere di stampo camorristico).
Lo si deve al nuovo sindaco, Mastella, ai suoi consiglieri, ai suoi assessori, a tutti quelli che lâhanno supportato e ai cittadini che lâhanno votato.
Naturalmente il primo posto va a tutti i cittadini, visto che comunque ÃĻ il sindaco di tutti, non solo di una parte politica.
Comunque rassicuriamo  i cittadini della nostra città : se dovesse uscire fuori tutto quello che la nostra città nasconde, poco piÃđ grande di un paesino, si avrebbe finalmente la reale visione di ciÃē che, da anni , chi scrive va sostenendo.
CioÃĻ che stiamo bel oltre la soglia della melma alla gola ( e scriviamo melma per non usare termini volgari).
Se osserviamo a ritroso e analizziamo le sentenze della Corte dei Conti, che hanno colpito nel portafogli i nostri vecchi amministratori (sia pure pagando solo il 15%), i processi a carico di Fausto Pepe, quelli a carico di altri amministratori, imprenditori, general manager, affaristi, âarrabbacchiniâ e anche di noti esponenti della Benevento âbeneâ, non rimane altro che abbassare lo sguardo e chiedersi chi ha permesso tutto ciÃē.
Chi scrive, tra le righe, ha piÃđ volte dato risposta.
Eâ una risposta che molti non vogliono nÃĐ vedere, nÃĐ sentire, perchÃĐ ÃĻ una risposta che presuppone tutto un mondo nascosto nelle pieghe dei vicoletti della nostra città , nei palazzi eleganti, nei club e nelle associazioni, e anche presso uffici pubblici e privati.
Tra lâaltro, non ne risulta esente neanche lâinformazione che, in molti casi, dai politici viene sovvenzionata.
Ritenete che  questo sia un atto di accusa ?
No, ÃĻ una constatazione.
Tanto ÃĻ vero che questo giornale, una schifezza di giornale online, messo in piedi da dei pazzi senza soldi nÃĐ redazione, senza giornalisti, ÃĻ stato piÃđ volte avvicinato da taluni âcompratoriâ per comprare, appunto, il nostro silenzio (che poi ÃĻ principalmente il mio).
Lâindipendenza ÃĻ uno dei tratti fondamentali di SANNIO REPORT, e la mia incapacità atavica di essere comprato,ÃĻ quindi una spina nel fianco di molti.
Si lavora solo nellâottica di una città migliore, o meglio per cercare di salvare il salvabile, anche perchÃĐ ricordo, per lâennesima volta, il nostro fondamento: CHE BENEVENTO STIA MORENDO Eâ UN DATO DI FATTO, CHE LO FACCIA IN SILENZIO, BEH QUESTA ÃĻ UNâALTRA STORIA!
Felice Presta