Ma ha piovuto?
Ma sta piovendo?
Si piove
Ma piove?!
SignÃē piove, togliete i panni
Sta piovendo
Oh chiov!
Sta chiuvenn!
Guarda il fiume!
Sta crescendo! Oh piove! Sta piovendo! Guarda il fiumeâĶ guarda il fiumeâĶ
E fu cosÃŽ che il fiume si ricordÃē che era da tanto (tanto quanto? Te lo vai a cercare, non sono unâenciclopedia!) che non andava a trovare i suoi affezionati concittadini. Dopo aver tanto bevuto, forse obbligato, forse no, di fatto si alzÃē dal suo letto e ubriaco vagÃē per una parte della città ! CâÃĻ che poi tu sentiâĶ tante urla, tanta disperazione, tante lacrimeâĶ e tante bestemmie!
Tanta acqua, tanto fango, tanti disastriâĶ e mÃē chi pulisce tutto?? CâÃĻ che poi che tu chiedi e quelli che lâacqua nemmeno lâhanno vista dicono:
âOh poveri, ma che ÃĻ successo? Lâalluvione? Mi ricordo che mio padre raccontava che tricche e ballacche del lontanoâĶ era ragazzo, uaglione, non aveva tanto e lâacquaâĶâ
âSi ma per quelle povere persone?â
âAh povere si! Bisogna fare qualcosa per loro! A proposito, stasera che prepari a cena? Quasi quasi scendo a comprare qualcosa al centro commerciale!â
âMa ÃĻ allagato!â
âAh vero, poveri! Allora vado sotto casa e faccio subito!â
Ma non tutti sono cosÃŽ, i tanti, i buoni, si sono sporcati! Câera il pazzo Trattienetutto con i 22 trementisti, i ragazzi dellâasilo, ancora non si diplomano, câerano gli studenti universitari e gli erasmus, volevano unâavventura e lâhanno trovata, câerano le associazioni, câera la squadra di rugby, câera la squadra di pallamano, câerano i volontari, câerano i cittadini che si sono sporcati le mani (chillâ ca pazzeonâ oâ pallonâ no, ma hannâ fattâ e fotâ)! Eppure qualcosa non torna. CâÃĻ poi che tu chiedi:
âMa che ÃĻ stat?â
âIl fiume, la passeggiata come il Tevere, gli argini sporchiâ
âNon ho capitoâ
âNemmeno io, ripetevo parole ma non so cosa sia successo!â
Che poi ti chiedi, questa volta da solo, ma le previsioni, gli studi che fanno, ma tutto ciÃē che monitorano, a che serve? E allora senti dire:
âSi sapeva! Si poteva evitare!â
Certo! Ma dopoâĶ ti credi che la gravità non la conoscessero? Ma lâallarme ÃĻ scattato dopo la piena! Tanto il sindaco sta allâasciutto! Ah già il sindaco Rosmarino! CâÃĻ poi che tu chiedi:
âMa lui che fine ha fatto?â
âCâÃĻ stato, câÃĻ stato, ma poverino. Lui non sapeva nulla, degli argini non poteva conoscere lo stato, del tempo non poteva prevederne i danniâ
Eh si poverino, quando succede un evento figurati se sa qualcosa! Si costerna, si indigna, si impregna, poi getta la spugna con gran dignità (come diceva un cantastorie). Ma si ÃĻ un italiano anche lui e si sa, si fa cosÃŽ di consuetudine, si sa fino al giorno del disastro e il giorno dopo bisogna negare tutto, deontologia politica attuale, non ci si puÃē esimere, sia chiaro! E allora vengono in aiuto da tutte le parti, pure il regio esercito ÃĻ arrivato con potenti mezzi per aiutare. CâÃĻ poi che tu senti:
âMa i militari?â
âAh boo, io non li ho mai visti, e tu?â
âMa ci stanno davvero?â
âSi certo, li ho visti a tale posto, fumavano e guardavano la televisioneâ
âPoveri, si stavano riposando!â
âDa che?â
âMa hanno aiutato!â
âDove?â
âMa che ne so! So solo che ho fango dappertutto!â
E certo! Sono venuti per aiutare ma non sono mai stati visti in azione; e le forze dellâordine cittadine? CâÃĻ poi che tu ti senti rispondere:
âSubito in azione, dovessi vederli come aiutavanoâ
âI pompieri?â
âSiâ
âE polizia, carabinieri e altre forze dellâordine?â
âPerchÃĐ in città ci sono ancora? Forse i vigili urbani, escono solo quando piove, inutiliâĶâ
Che poi fosse solo in città , dannazione! Alcuni paesi sono distrutti, cancellatiâĶ e la loro voce non la si sente, non la si ascolta. Eppure loro continuano a scavare e a pulire, mentre altri continuano a dire:
âChe bravi i volontari, menomale che ci sono loro! Povere persone, facciamo qualcosa! Io vado a comprare la pasta, io il vino, io i semiâĶ io vado a comprare una pala e vado a scavare, cosÃŽ come tanti altri di quella città , graffiata per lâennesima volta.
Non dico rialzati città , ma dico scavate e piantatela con gli elogi! Perbenisti inutili che guardate il fango stando seduti, allâasciutto.
âBenevento ÃĻ destinata ad essere sepolta dalla terra per far si che venga riscoperta, ogni volta, in tutto il suo splendoreâ
Avvertenze: câÃĻ ancora quel 57 % dei lettori che non potrà capire questo testo, ma se ancora non vi ÃĻ chiaro, ricordate chi ÃĻ venuto a togliervi il fango dalle vostre case: se, fortunatamente, ÃĻ una cara persona che per quasi due lustri vi ha pian piano sommersi di fango, siate buoni, ringraziatela; se, malauguratamente, ÃĻ una o piÃđ persone totalmente estranee, siate buoni, ringraziateli.
Cosimo Gentile