Piove, è inverno: sindaco ma le scuole comunali in che condizioni sono?
Il tempo, cosi inClemente, ci sta dando un po’ di tregua e a prescindere da piene, esondazioni eccetera, ampiamente trattati sulla pagina Facebook di Sannio Report, -perché Noi a differenza di altri giornalai cittadini il fango lo abbiamo spalato 8 anni fa- adesso mi devo soffermare di quello che poi è accaduto nei giorni successivi e che NESSUNO ha trattato come si deve.
Cosa è successo? Beh quando pioveva abbiamo avuto notizia che il nostro sindaco girava in auto con il comandante della Polizia municipale per vedere come era la situazione in giro per la città, benissimo, per poi mandare gli stessi agenti e tecnici a verificare negli istituti scolastici comunali com’era la situazione il giorno successivo. I giornali locali ne hanno dato ampiamente notizia.
Caro sindaco, come volete che sia la situazione all’interno di plessi scolastici vetusti e carenti di qualsiasi manutenzione? Una pittata e una distesa di guaina sui tetti non è manutenzione.
Edifici che risultano, dalle carte comunali che noi acquisimmo anni fa, inagibili (da abbattere e ricostruire), parzialmente agibili o da dichiarare agibili dopo lavori interni strutturali che non sono mai stati fatti? Ufficio lavori pubblici giusto per chiarire dove andammo a prendere le carte.
E’ sempre colpa di quelli che hanno preceduto?
Sicuramente anche loro non è che abbiano fatto molto per gli istituti scolastici, ma voi, nonostante carte alla mano, in 7 anni di amministrazione cosa avete fatto?
Ogni volta che c’è allerta arancione si chiudono le scuole, poi si procede alle verifiche del caso -dove più volte sono state messe in evidenza infiltrazioni di acqua in questi edifici- ma in sostanza, e nonostante le dichiarazioni roboanti di un assessore ai lavori pubblici che ripete sempre lo stesso mantra -“stiamo facendo, stiamo lavorando, sono iniziati i lavori, abbiamo partecipato al bando ecc.”- l’unica scuola che è stata aperta rimane la Bosco Lucarelli a piazzale Catullo dove, e lasciatemelo dire, il merito è tutto nostro come più volte raccontato.
E nel frattempo cosa si fa? Assolutamente nulla. Adesso partono i lavori, si, ma quando, dove e, soprattutto, quando finiranno?
La Federico Torre è da abbattere e ricostruire. Benissimo, e come mai i ragazzi continuano ad entrare in una scuola presumibilmente inagibile (lo avete detto voi che era da abbattere)?
E ad ogni goccia un po’ più grossa di pioggia assistiamo a questo spettacolo, indegno per una società civile, dove parte della città si preoccupa di finire sott’acqua, e un’altra parte si preoccupa delle scuole dove vanno i loro figli.
E le scuole si chiudono, e i lavori non partono per le nuove, però assistiamo ai tanti tagli del nastro che il nostro sindaco, immancabilmente ci regala quasi ogni mese. E fa niente se ogni tanto alza la voce perché quando taglia il nastro è dispiaciuto che ci sia poca gente. Potrebbe sempre fare manifesti di richiamo al grido “abbattiamoci le mani” (canzone semisconosciuta di Jerry Scotti).
Ci siamo stancati di scrivere sempre le stesse cose e di fare denunce. La lettera del Prefetto di 3 anni fa la custodiamo nel cassetto con la risposta alla nostra nota sulle scuole che gli mandammo.
Benevento ha scelto, alle elezioni dello scorso anno, di riconfermare l’amministrazione precedente che continua come sempre. Le giostrine inclusive sono importanti ma forse la sicurezza dei plessi scolastici comunali (e provinciali) un pochino in più!
Voi che ne dite?
Felice Presta