GRAZIE!
Il 4 maggio scorso ÃĻ iniziata la fase due: abbiamo riacquistato piccoli momenti che per 50 giorni avevamo perso.
Abbiamo preso un caffÃĻ da asporto al bar e ce lo siamo bevuto allontanandoci, abbiamo ordinato una pizza, un paninoâĶ
Siamo scesi per una passeggiata guardandoci tutti in modo strano con le mascherine sul volto, molte volte intuendo ciÃē che câera sotto la mascherina: un sorriso.
All’inizio della pandemia per farci compagnia abbiamo organizzato flash mob dai balconi, e anche cantatoâĶ Poi abbiamo sventolato bandiere e cantato lâinno dâItalia.
Ci siamo visti almeno 20 telegiornali al giorno per i primi giorniâĶ.fino ad arrivare ad oggi che non li sopporti proprio piÃđ.
Abbiamo fatto pizze, pane, dolci. Abbiamo scaricato o visto i tutorial di Benedetta Parodi, di Fatto in casa per voi, cercando di fare nuove ricetteâĶ
E quando ci siamo rivisti tutti a guardarci intorno per vedere chi di noi aveva messo piÃđ chili (cosi era piÃđ facile sopportare i propri).
Abbiamo visto gente spacciare panetti di lievito da 25 grammi come e piÃđ della cocainaâĶfino ad arrivare a vedere gente comprare nei supermercati quelli da mezzo chilo: âtanto lo consumerÃēâ.
Ah si? In quanti anni?
Ho visto i papà e le mamme cercare di tenere allegri i bambini rinchiusi nelle case, ho visto e pubblicato le loro foto con lâhashtag #andrà tuttobene âĶ Ho pianto e riso con voi in questi due mesiâĶ.
Ho rivisto alcuni amici in giro e tanto e forte era la tentazione di stringerci le mani e di abbracciarci che quando non lâabbiamo fatto non so se ci vergognavamo di piÃđ per non averlo fatto o se per ipotesi lâavessimo fatto.
Ho, e qui non trovo un termine âpulitoâ adatto a rendere bene i momenti, assistito come voi alle didattiche online dove la prima mezzâora era solo un susseguirsi di: vi vedo, non vi vedo, vi sento ma non vi vedo, non vi vedo e non vi sentoâĶ ma almeno ha spezzato la routine e la noia dei nostri ragazzi.
Uscendo ho visto gente che non riconoscevo con la barba, i baffi e i capelli lunghi che manco negli anni â70.
Alcuni non sopportando piÃđ si sono rapati a zero o si sono fatti tagliare i capelli da qualsiasi membro della famiglia con una forbice o un rasoio in mano che, come nel caso della cucina, si era visto qualche tutorial su you tube. Con risultati piÃđ o meno apprezzabili.
Per non parlare di tutte le iniziative di solidarietà che si sono fatte e che si fanno ogni giorno.
Per non parlare dei medici, del personale sanitario e rasanitario, della protezione civile e delle forze dell’ordine.
Sono anche morte persone nel frattempo e alcune le conoscevo e mi ÃĻ dispiaciuto non poter andare al loro funerale.
E poi le tante telefonate ricevute per chiedere consiglio, per chiedere aiuto, per portare medicine, per portare speseâĶper far mangiare neonati con il latte in polvere (dovevate sempre specificare che Humana comprareâĶio non me lo ricordavo mai, i miei figli sono grandi, perdonatemi) o comprare i pannoliniâĶ (signora mi dovete dire i chili, non i mesi, sulla confezione câÃĻ scritto che va in base ai chiliâĶ).
Insomma sono stato impegnato e ciÃē mi ha salvato dall’apatia e dalla noia, probabilmente dalla depressione, e ciÃē mi ha dato la forza ogni giorno di alzarmi e combattere.
Quindi sono qui adesso a dire a voi GRAZIE per quello che avete fatto voi per me, non lo dimenticherÃē mai, come non dimenticherÃē mai le lacrime versate a tarda ora, quando nessuno mi vedeva, da solo davanti al computer ascoltando la musica che mi piace o qualche brano nuovo che voi stessi avevate pubblicato guardando le foto dei vostri bambini, delle poesie, dei disegni.
Ah naturalmente continuerÃē a pubblicare ciÃē che mi manderete sempre e comunqueâĶcon la fase due non finisce nulla.
Finirà tutto quando avremo vinto, finirà tutto quando potrÃē riabbracciarvi.
Felice Presta