Ritorniamo a parlare di mensa, in questa soap opera infinita
La vicenda della mensa  scolastica sta assumendo veri e propri contorni da soap opera (e come taleâĶinfinita).
Determine palesemente irregolari hanno portato la âQuadrelleâ, per soli 4 centesimi, ad aggiudicarsi di nuovo lâappalto che le era stato tolto lo scorso anno scolastico.
Riammessa dal Tar, la suddetta Azienda ha potuto partecipare e vincere nonostante tutte le polemiche sorte lâanno precedente , con conseguenze nefaste anche sui conti del Comune perchÃĐ, probabilmente, questa riammissione comporterà anche uno strascico giudiziario della vicenda.
Intanto in questo caos lâassessore Ingaldi si ÃĻ vista affiancata dalla Dottoressa Pedà , che lo scorso anno fece i controlli sulla ristorazione e ha contribuito in maniera decisiva, insieme ad Altrabenevento, al ritiro dellâappalto.
Apro una breve parentesi su Altrabenevento, che in questi 3 mesi non ha esitato ad attaccare quasi giornalmente lâAmministrazione mastelliana e lâassessore Ingaldi, mentre ha âacclamatoâ lâavvento della Pedà come la salvezza della ristorazione scolastica .
Ora, partendo dal presupposto che entrambe, la Pedà e la Ingaldi, facciano parte dellâAmministrazione in carica, perchÃĐ questo cambiamento di rotta? PerchÃĐ la Pedà aveva collaborato con Atrabenevento e la Ingaldi no?
Ma veniamo alla famosa determina dirigenziale, identica in tutto a quella precedente, con la dicitura al âmassimo ribassoâ, attualmente vietata.
Sicuramente la determina ÃĻ viziata nella sostanza, ma ancora una volta si bada piÃđ alla pagliuzza anzichÃĐ alla trave.
PerchÃĐ? PerchÃĐ se ÃĻ vero che qualche eccezione, ancora in fase di controllo, puÃē essere ammessa per la procedura dichiarata âal massimo ribassoâ e non con offerta âeconomicamente piÃđ vantaggiosaâ, di certo tale determina , firmata dal neo-Dirigente Vincenzo Castracane, ÃĻ Â viziata nella forma, quindi teoricamente nulla.
Come mai? Beh, iniziamo da questa determina la n.713 del 29 agosto scorso, relazionata da Salvatore Forgione e approvata, con determina dirigenziale, da Castracane.
Fin qui nulla di strano. Se non che alla quarta pagina dello stesso documento il Castracane, oltre a firmarlo, si auto-nomina responsabile del procedimento nonchÃĐ Â direttore dellâesecuzione del contratto.
Ma potrà mai il controllore nominare e controllare se stesso ?
Ma le stranezze non finiscono quiâĶ.
Dagli articoli dei giornali riportanti lâapertura delle offerte da parte delle aziende, risulta che lo stesso Castracane abbia aperto le buste presso lâAssessorato ai Servizi Sociali in via DellâUniversità .
Praticamente ha fatto tutto lâarchitetto, determina, controllore e ha presidiato anche la gara tra le due ditte partecipanti.
Avrebbe potuto farlo? Assolutamente no, perchÃĐ la legge lo vieta, eppure ÃĻ stato fatto.
Quindi mi viene spontanea una domanda, se lâatto ÃĻ nullo per come ÃĻ stato posto in essere perchÃĐ parlare di âbando annullabileâ?
PerchÃĐ alimentare una polemica inesistente, mentre invece bastava presentare come vizio di forma il bando cosi come era stato presentato?
A chi giova tutto questo caos burocratico?
A chi mediaticamente vuole âergersi âper dimostrare che pone dei paletti mentre invece crea solo danni, anche economici, per il Comune senza comunque salvaguardare la salute dei bambini?
LâAmministrazione del Sindaco Mastella ha sbagliato lâapproccio con il problema mensa. Sarebbe bastato smentire le dichiarazioni del Sindaco precedente che dichiarava lâesistenza di un âtesorettoâ di 700.000 euro per riaprire il centro cottura a Capodimonte, tesoretto che in realtà non câera ,dato che in cassa câerano poco piÃđ di 100.000 euro e dichiarare qundi, con onestà politica, che non si poteva risolvere il problema.
Presumo che sarebbe stato un bagno di umiltà che avrebbe fatto bene a tutti e che quindi non avrebbe alimentato ulteriori polemiche.
Tutti o quasi in campagna elettorale avevano detto che la soluzione sarebbe stata riaprire e riattare il centro cottura a Capodimonte, ma senza soldi come si potrebbe?
Una soluzione alternativa? Contattare i ristoratori di Benevento, per far fornire i pasti, in base al potenziale della struttura ed al numero di bambini. CosÎ, tanto per fare un esempio, la Scuola San Filippo potrebbe rivolgersi ad un ristorante convenzionato nelle vicinanze, in modo da poter anche abbattere il tempo di consegna del pasto.
Soluzione semplice?
Purtroppo no, nulla ÃĻ semplice in questa città . Tutto ÃĻ dannatamente complicato, anche le cose piÃđ sempliciâĶ
Felice Presta