Abbiamo già parlato dell’accanimento con cui si costruisce a Benevento. Una smania per certi versi incomprensibile in una città piccola. Il crollo immobiliare, sia nelle compravendita che nelle locazioni, ha colpito in maniera massiccia anche qui con effetti a dir poco devastanti. Ritornando sulla questione del “costruire” stavolta facciamo luce sul progetto del cosiddetto HOUSING SOCIALE di cui tanto si è parlato in questi ultimi tre anni. 
 
426 alloggi in contrada Santa Clementina, lungo la via Appia, sopra dei terreni che la Soprintendenza di Salerno ha definito di “interesse archeologico”. Le case dovranno essere realizzate dalla Giustino Costruzioni, società che versa in una situazione finanziaria precaria.
Questo incaponirsi su un progetto illogico, nonostante le numerose denunce di cittadini, il parere contrario di molti consiglieri sia di maggioranza che di opposizione, desta molte perplessità sulla reale utilità dell’ennesimo intervento di cementificazione. Sono molti a giudicarla una pura speculazione edilizia.
Il riscontro che avrà il Comune sarà minimo al confronto dei proprietari dei terreni dove sorgeranno gli alloggi e della ditta stessa che dovrebbe procedere alla costruzione. Nei precedenti consigli comunali, la proposta di Housing sociale era stata respinta, fino a quando il costruttore (Giustino) ha diffidato il Comune a riprendere subito la conferenza dei servizi sul progetto da tempo in fase di stallo. Tuttavia nessuno sembra voler assumersi una responsabilità così grande.
 
Il settore urbanistica, dichiarando la propria incompetenza, ha scaricato tutto sul Consiglio comunale. Dal canto suo l’assise, se il progetto dovesse tornare in aula e probabilmente deve farlo, difficilmente voterà compatta.
Solo il sindaco Fausto Pepe, minacciando l’ipotesi di un maxi risarcimento alla ditta in questione, continua a credere nel progetto insieme ad una manciata di uomini a lui fedeli. L’addio degli assessori Luigi Scarinzi e Gino Abbate, non migliora la situazione da un punto di vista degli equilibri politici.
 
Rimane solo da vedere se l’opposizione riuscirà nel suo intento di ritirare la delibera del 21 dicembre dello scorso anno, quando il fu approvato. La nostra sensazione è che tutto il condizionale usato riguardo all’Housing sociale di Santa Clementina sia utilizzato in modo non giusto…. A Santa Clementina si deve costruire! Il motivo?

 

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