La Pasqua sta passando, dovrebbe essere un giorno di pace ma chi mi conosce sa che io non posso mai stare in pace quando vedo cose che non mi piacciono.

Ci sono molti tipi di uomini, io, sfortunatamente, faccio parte dei guerrieri, di coloro che si battono sempre e comunque dalla parte dei piÃđ deboli, di quelli che non hanno voce, dei bambini, dei diseredati, degli “ultimi”.

E osservo, e guardo e mi faccio domande a cui cerco sempre e comunque le risposte.

Le risposte molte volte non mi piacciono,e mi arrabbio e capisco che dovrei vivere in un altro mondo, in un’altra epoca, in un altro tempo.

E questa pandemia ha accentuato il disagio, soprattutto quando ricevo tante chiamate ogni giorno da chi vuole aiuto per la spesa, da chi non ha le mascherine per poter uscire a comprare un po’ di spesa, o da chi non riesce a comprare latte in polvere o pannolini per i propri figliâ€Ķ

E’ inutile prenderci in giro eravamo inguaiati anche prima ma quello che sta succedendo ÃĻ un disastro senza precedenti, di cui nessuno, a prescindere dalle dichiarazioni, sa le conseguenze (anche se sono facili da immaginare).

Ci sono i politici e i politicanti che guidano (???) questo paese, questa regione, questa provincia e questa città in una maniera che non concepisco.

Negano l’evidenza del disastro economico:” come si fa a tamponare l’emergenza avendo uno e servendone 100?”.

Riescono ad incattivire le persone minacciandole con la paura di multe, sanzioni ecc. dicendo Restate a Casaâ€Ķquando già la maggior parte dei cittadini si comporta in modo adeguato tranne solo pochi casi che NON GIUSTIFICANO ASSOLUTAMENTE QUESTE REPRIMENDE CONTINUE.

E i dati minimi dei contagiati, dei ricoverati e dei morti sta dalla parte di chi sta rispettando in maniera esemplare le imposizioni dovute alla pandemia.

Io vorrei un politico che ci stesse vicino e ci rassicurasse, non pontificasse dall’alto del suo effimero potere.

Già abbiamo le palle girate per la reclusione forzata senza sapere quando questa finirà e se finirà, e ciÃē ÃĻ deleterio perchÃĐ la nostra mente non ha un obbiettivo da raggiungere, non ha uno scopoâ€Ķe ogni giorno sta diventando uguale ad un altro.

Vorrei un politico che dicesse ai rappresentanti sul territorio “che cosa vi puÃē servire?”, mascherine, soldi per pagare le bollette, pannolini e latte per i vostri figli?

Non ho sentito nessuno chiedere o fare una cosa del genere.

Forse lo stanno facendo istituzionalmente tramite Protezioni Civile o Misericordia o Caritas o attraverso qualche altro enteâ€Ķalmwno lo spero, ma sarebbe bello sentire dalle persone che rappresentano questo territorio (abbiamo 6 parlamentari) una cosa del genere.

Come sarebbe bello sentirlo dal sindaco, dal presidente della Provincia o della Regione.

Come sarebbe bello se invece di far incattivire le persone spiegassero gentilmente e premiassero i comportamenti dei piÃđ e condannassero quello dei pochi che non rispettano le regole. In questo momento anche una parola gentile puÃē fare la differenza.

Ma ciÃē non succede e ciÃē fa presupporre la scarsa considerazione che i nostri governanti hanno del temine popolo, popolazione, cittadini eccâ€Ķ. forse per loro esistono solo gli ELETTORI, che ÃĻ una cosa ben diversa.

Sarebbe bello se questi andassero fuori agli ospedali, ai centri, alle case di cura o da qualsiasi altra parte, dove c’ÃĻ gente che soffre e gente, in prima linea,  come medici e infermieri che fa turni di 12, 18 ore per tamponare l’emergenza, e tributassero loro ciÃē che meritano: un ringraziamento infinito.

Potrei continuare parlando delle forze dell’ordine, dei medici di base, dei farmacisti, dei panettieri, dei supermercatiâ€Ķandrei da loro e li ringrazierei uno per uno.

Ma questo naturalmente in un mondo utopistico che ogni tanto la mia mente crea pensando a ciÃē che ÃĻ e a ciÃē che potrebbe essere.

Felice Presta