E’ divertente assistere, in queste settimane, alle notizie “politiche” o presunte tali ,che sui giornali vengono “sparate” come scoop a ripetizione.

Tralasciando, avendone già parlato brevemente (e questo è il massimo che concedo all’argomento) dei consiglieri e assessori “morosi”, è di ieri la notizia dello scontro dell’Assessore Ingaldi con alcuni Consiglieri della sua maggioranza, in merito alle strisce blu.

Per farvi capire di cosa si stia parlando, faccio un breve riassunto: una Consigliera di maggioranza prende una multa per aver lasciato in sosta, senza il regolare tagliandino, la sua auto sulle strisce blu, confidando nel fatto che il permesso riguardo alla circolazione nella Zona a Traffico Limitato nel centro storico cittadino, riservato agli amministratori, la rendesse immune.

Peccato però che tale permesso riguardi, appunto, solo la circolazione e se, negli anni passati, c’era un tacito accordo (mai regolarizzato formalmente con delibera) con i dipendenti dell’AMTS (quindi comunali), con il passaggio degli stalli blu a una ditta privata (Trotta) tale accordo è venuto meno.

Da qui tutta la diatriba che ha provocato polemiche sterili e inutili, nonchè tante pagine scritte sui giornali cartacei e non.

Personalmente, come ho già scritto in un articolo precedente, di queste sciocchezze ne ho le scatole abbondantemente piene, sia come cittadino, sia come giornalista che come politico.

Ma invece di pensare ai problemi di questa città, di trovare una sinergia tra gli Assessorati, gli Assessori, ed i Consiglieri, cercando cosi di risolverne qualcuno ancora pensiamo a queste “baggianate”?

Ancora si da retta a gente che rema contro questa città, urlando ai quattro venti che c’è questo e quel problema, di fatto aumentandolo a dismisura invece di risolverlo?

La mensa ad esempio, nei prossimi giorni finirà. Ma nessuno si è mai preso la briga di vedere come e quando questa telenovela sia iniziata? Di come sia stata portata avanti e di come sta per concludersi?

Ben 4 anni persi in inutili discussioni e battaglie, che non hanno mai portato alla risoluzione del problema: ricordo qui che è iniziata con la giunta Pepe.

Tutti, ma proprio tutti, avevano messo sul piatto, come soluzione ottimale, la riattazione del centro di cottura di Capodimonte.

Benissimo, ma nessuno ricorda che l’attuale Amministrazione ha trovato le casse vuote (70.000 euro più o meno ci sarebbero attualmente in cassa  per riattare il centro, una cifra naturalmente irrisoria) e che con tutti i soldi spesi inutilmente (compresi i 7 milioni della legge ex 219 del terremoto che faranno fallire il Comune di Benevento) dall’Amministrazione Pepiana, forse 700.000 euro per riattare il centro di cottura di Capodimonte si sarebbero potuti e dovuti trovare.

E adesso che Mastella questi soldi non li ha? E adesso che, grazie alla mediaticità della vicenda-mensa i pasti sono calati del 75% si cerca di salvaguardare l’occupazione e quant’altro?

Ma qualcuno ha mai pensato ai bambini?

Ma qualcuno ha mai pensato a risolvere concretamente il problema?

Ritornando all’Amministrazione Mastelliana: l’impressione che viene fuori  è quella di un insieme di singoli,dove ognuno va per i fatti suoi, senza confronto politico, interno ed esterno, senza cercare di affrontare realmente i problemi (la mensa era solo un esempio, ma potrei citare la questione dirigenti, la questione Lonardo, la questione opere pubbliche, la questione finanziaria).

C’è un senso di dilettantismo (ma questo si poteva immaginare sin dall’inizio) e di pressapochismo, che forse non ha mai avuto eguali al Comune di Benevento.

Si salvano, qua e là, qualche Assessore, qualche Consigliere, ma per il resto…il nulla assoluto.

Banali questioni prendono il soppravvento, su quelle molto più importanti, quando la gente muore di fame?

Come recita la frase attribuita a Maria Antonietta d’Asburgo?  S’ils n’ont plus de pain, qu’ils mangent de la brioche” (Se non hanno più pane, che mangino brioche)…dopodichè scoppiò la rivoluzione francese!!!

La scure della “sospensiva” del Sindaco (per la legge Severino, in caso di condanna per il processo Udeur) e quella del fallimento del Comune, sono spettri che dovrebbero fare ancora più paura della dichiarazione di dissesto ormai riposta nei cassetti ed in attesa di essere esaminata da persone specializzate (lasciamo sta che è meglio…).

Chiudo,quindi, con un consiglio spassionato da cittadino che vede le cose dal di fuori: cercate di attuare il programma di mandato sui punti che ancora possono essere attuati senza spese, cercate di ritrovare o di trovare una sinergia tra le varie anime e soprattutto cercate di ridare speranza a tutti i cittadini di Benevento, a quelli che vi hanno votato ed a quelli che non vi hanno votato.

Felice Presta