Il tramonto ancora tiepido di una giornata di sole, il fuoco di un falÃē, le candele e la magia di un complesso scenograficamente emozionante hanno fatto da cornice al primo evento, ideato e prodotto da Verehia e Sannio Report, presso il complesso archeologico dei Santi Quaranta. Non una messa in scena, ma una semplice celebrazione teatralizzata per riprendere un culto ormai dimenticato da piÃđ di 8 secoli, quello appunto riguardante i Quaranta martiri di Sebaste. Il complesso archeologico da due anni rivive grazie alle ‘semplici’ mani di volontari che nel weekend si dedicano assiduamente alla pulizia e alla manutenzione. Farlo rivivere, perÃē, vuol dire anche renderlo fruibile come location di eventi e appuntamenti, come lo ÃĻ stato in passato e come lo sarà con la rievocazione longobarda di giugno. Stavolta perÃē, l’idea ÃĻ stata messa in atto proprio da chi ha ridato vita al sito, e cioÃĻ dai volontari stessi, capitanati dalle due associazioni Sannio Report e Verehia. E’ stato probabilmente questo l’ingrediente piÃđ importante che ha permesso la riuscita di un evento pensato e realizzato in grande semplicità, dove ognuno, con la propria arte, ha contribuito alla realizzazione di un momento emozionante, riconosciuto soprattutto dal pubblico. Candele sparse e la luce di un falÃē hanno illuminato il sito creando giochi suggestivi e richiamando la forte valenza simbolica del fuoco, elemento sacro, ma soprattutto simbolo dell’ultimo supplizio sofferto dai Quaranta. Su un tappeto musicale, una voce narrante e 4 volontari/attori hanno raccontato gli ultimi momenti di vita dei Quaranta legionari romani, che pagarono con la vita la loro professione di fede.
Verehia e Sannio Report ringraziano, in particolar modo, Lorenzo Palma e Gaetano Amato per il coraggio e la fiducia, Rosangela Roldi per i costumi, Vincenzo Facchiano per le musiche, Maria Laura Vetrone per la grafica, Giovanna di Giacomo e Roberto Mercurio per le foto e i video, Stefania Siciliano e tutti i volontari per il supporto logistico, Anna Rita Persico e Anthonyla Bosco per l’organizzazione generale.
Grazie!

Felice Presta