In questo periodo cosi difficile per tutti noi avevo deciso, da un po’ di tempo a questa parte, di non parlare più del nostro Sindaco: Clemente Mastella

Vari motivi mi avevano portato a questa decisione tra cui, quello più importante, era stare vicino alla gente e risolvere i piccoli e grandi problemi derivanti dal Covid e dalla situazione che questa pandemia ha creato. La politica e le esternazioni da delirio di onnipotenza del nostro Sindaco sono passate, naturalmente, in secondo piano.

Ho lasciato passare senza alcun commento il discorso di fine d’anno (a reti locali unificate, come il Presidente della Repubblica) di Mastella (anche se mi veniva da ridere in quei due minuti  che ho, distrattamente, guardato), ma le dichiarazioni di ieri mi hanno fatto leggermente alterare (eufemismo naturalmente).

Adesso vi spiego il perché: negli ultimi giorni il Sindaco è stato attaccato sui costi del servizio telefonico ( quello GRAZIE al quale ci arrivano le telefonate preregistrate all’ora di pranzo e per due minuti stiamo ad ascoltare un vecchietto che ti dice di stare a casa…) e sul rimborso come Sindaco (del quale aveva detto che sarebbe stato devoluto al Comune stesso  ed  invece, lo ha detto lui, lo intasca al 50%).

A questi due attacchi ha reagito come solo lui sa fare.

Ha detto che lui attua una buona Amministrazione, che ha sempre fatto tutto per la città ed i pochi che sono contro di lui sono “detrattori seriali”, sempre gli stessi e con pochi argomenti da mettere sul piatto contro la sua Amministrazione.

E qui mi tornano in mente le sue esternazioni a palazzo Mosti sui consiglieri comunali definiti “succhia ruote” o “arraffa arraffa” .

Visto che tra i detrattori seriali ci sono anche io e di argomenti sull’Amministrazione Mastelliana ne ho un’infinità (potrei  tenere un seminario sull’argomento!) provo, in questo articolo, a riassumere i contorni di questi 4 anni di Clemente Mastella Sindaco.

Il suo primo atto è stato dichiarare il dissesto finanziario dell’Ente, peraltro IMMEDIATO senza neanche analizzare o visionare per bene le carte ed eventualmente salvare il salvabile. I suo secondo atto è stato, per la sicurezza delle scuole, chiuderle per farci una pitturazione e riaprirleaffermando che fossero sicure (il che, come tutti sanno, non era vero).

Ha inaugurato il Ponte San Nicola per poi chiuderlo e riaprilo a fasi alterne fino a che qualcuno non gli ha detto che detto ponte, come avevo scritto già 5 anni fa, aveva problemi strutturali. Il ponte sta ancora li con il divieto di passare per mezzi pesanti (che non fa rispettare nessuno)e con, a suo dire, un finanziamento in corso per rifare il ponte che però non è mai partito.

Ha poi inaugurato, fascia tricolore in primo piano, un sacco di opere pubbliche…peccato che queste erano state progettate e realizzate dalla precedente Amministrazione e solo il caso ha voluto che fossero completate all’inizio del  suo mandato.

Ha messo dirigenti nei posti dove non ci sarebbero mai dovuti stare (caso Castracane oggetto grazie a questo giornale anche di un’interrogazione parlamentare che ha comportato l’immediata revoca del dirigente (assenteista) in questione. Altri dirigenti, da lui messi, sono stati poi dichiarati inidonei  ed altri ancora, in posti di comando, sono stati collocate persone che non avevano titoli e qualifiche per stare li… ma questa è un’altra storia.

Ha detto di aver risolto il problema del Malies (cambiandogli addirittura nome in Benies) e stanziato un milione di euro per la sua riapertura. Ma come anticipato più volte da questo giornale la soluzione era molto più complessa, ma, naturalmente, lui non lo sapeva.

Si è vantato di aver “illuminato” i monumenti, con un’operazione grottesca di video e suoni che hanno rotto le ….a molti, per poi finire, il tutto, nel dimenticatoio. Si è fatto dare i soldi dall’amico Della Valle, la fabbrica di scarpe no eh, ed ha poi realizzato l’illuminazione dell’obelisco in piazza Papiniano (che non funziona). Ha imposto il divieto per le biciclette al corso Garibaldi, ma non per i pusher che sfrecciano tranquilli…

Ha inaugurato una scuola, la Bosco Lucarelli, il cui recupero, grazie a Sannio Report era iniziato 4 anni prima, a piazzale Catullo, venendo il giorno dell’inaugurazione a prendermi in giro (o pensando di poterlo fare per davvero…) insieme ai dirigenti del fatto che, nonostante i miei scritti,lui l’aveva fatta aprire. Benissimo, sapete cosa gli risposi? “Ve la devo far chiudere fra 5 minuti visto che lo stabile non ha neanche l’allaccio fognario?”.

E se ne è andato “alterato”.

Potrei continuare all’infinito parlando del cambio di Assessori, epurati, allontanati e poi richiamati, defenestrati…ma vi giuro fare nomi mi è particolarmente difficile perché ne ha cambiati talmente tanti che per ricordarmi le deleghe devo andare per forza sul sito del Comune.

Potrei citare tante altre cose: ad esempio la grande illuminazione natalizia dello scorso anno (che figura di….alla Emilio Fede), i concerti, città spettacolo –volutamente in piccolo- ma l’articolo, di per se lungo, diventerebbe lungo assai. E, visto che l’attenzione del lettore sulle notizie ed articoli online è di 3 minuti circa,evito di dilungarmi.

Insomma tutta la sua Amministrazione condita dal: “io sono io, e voi non siete un ca…” (citazione dal Marchese del Grillo). “Io ho la mia storia politica, sono stato Ministro, Sindaco, Sottosegretario, Deputato, Senatore, Giornalista, se alzo il telefono mi rispondono tutti, sono in contatto con tutti, io sono buono, bravo e bello.”

Sindaco sarai (sarai stato) anche buono, bravo e bello…ma per questa città non è che hai fatto molto.

Vi basta qualche argomento messo in campo da uno dei detrattori seriali o volete che continui?

Felice Presta